Tra gennaio e settembre il mercato del giocattolo ha registrato un trend positivo in termini di fatturato. Il giro d’affari è, infatti, cresciuto a un tasso dell’1,7%, secondo quanto ci ha raccontato Npd. Il fatto che si avvicinino il Black Friday e le festività natalizie, nonostante il caro bollette, il contesto geopolitico e le difficoltà di approvvigionamento, fa ben sperare per i prossimi mesi e per una chiusura d’anno con un segno positivo. Le ragioni? Il mercato tiene “perché si è affacciata una nuova categoria di giocatori, ovvero di kidult. La pandemia ha aiutato (…) a far riscoprire il gioco agli adulti; e non solo puzzle e giochi in scatola, ma anche costruzioni, action figure e collezionismo. Ora molte aziende hanno iniziato a spostare l’attenzione su questa fascia che, proprio come quella dei bambini, ha bisogno di distrarsi e di trovare uno sfogo allo stress quotidiano”, ci spiega Maurizio Cutrino, direttore di Assogiocattoli, che abbiamo intervistato in questo numero. Ma non solo, industria e retail stanno facendo insieme un lavoro intenso – complice la pandemia – per destagionalizzare almeno una parte delle vendite e questo ha dato i suoi frutti, come ci ha raccontato Gianluca Ferrara, business manager Italy di Bandai, nell’inchiesta sul tema off-season: “Fluidità e contaminazione, unite a nuove occasioni di gioco e di consumo. Non sappiamo quanto durerà e come evolverà, ma un cambio di passo verso una ‘continuità del gioco’ credo proprio ci sia stata”. Non stiamo dicendo che il futuro sia roseo, ma che il consumatore è in grado di apprezzare lo sforzo del settore per proporre prodotti di sempre maggiore qualità e con un servizio ancora più professionale ed efficiente.
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