Tempo di riflessio

I giochi del Natale ormai sono fatti. Ora bisogna solo aspettare i risultati del sell in, considerando però che quest’anno potrebbe essere una high season anomala. Perché – come sottolinea Steve Pasierb, President & CEO di The U.S. Toy Association – “la crisi globale delle spedizioni sta colpendo seriamente tutte le aziende di giocattoli, dalle più grandi alle più piccole”. Tema importante per il mercato perché se i giocattoli dovessero realmente mancare sugli scaffali, i consumatori potrebbero cercare prodotti online, senza accorgersi di incappare in articoli contraffatti e poco sicuri. Ed è proprio per questo che negli Stati Uniti l’associazione dell’industria si sta muovendo e come ribadisce Steve Pasierb: “I giocattoli contraffatti sono un problema in crescita, di cui ci occupiamo da anni nei media, con i legislatori, al Congresso e tramite i white paper. Non stiamo solo combattendo contro i venditori illeciti collaborando con il governo per creare leggi che fermino la vendita di falsi, ma stiamo dando ai genitori consigli pratici su come evitare le imitazioni”. Tematiche molto importanti anche per l’Italia, in cui è sicuramente presente Assogiocattoli che si batte per difendere il mercato e per promuovere il valore del gioco con molte azioni, tra cui l’ultima campagna “Gioco per Sempre” e il relativo manifesto. Ma ciò che servirebbe – battaglia portata avanti da Toy Store nel corso degli anni con tavole rotonde, convegni e tentativi reali – è la creazione di un’associazione che dia voce ai negozianti e che si batta per le esigenze specifiche del Normal Trade. Una realtà che sia indipendente, imparziale e rappresentativa.

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