Oltre 2 mila operazioni, più di 100 mila giocattoli, venduti abusivamente o contraffatti, sequestrati insieme a 6 mila cavi elettrici e luminarie, 20 milioni di braccialetti elastici non a norma e, nel 2013, 1.500 fuochi artificiali. Questo il bilancio dell’attività di controllo in negozi, bancarelle e per strada svolta a Milano dalla Polizia locale fornito questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e coesione sociale del Comune di Milano, Stefano Quercetti, presidente di Assogiocattoli, il capo di gabinetto della Polizia locale Antonio Barbato, che era affiancato dal vice-commissario Brianzoli, e Alberto Cairoli dell’Istituto Italiano Sicurezza dei Giocattoli. “Uno degli obiettivi di Assogiocattoli è proprio quello di tutelare la legalità del mercato, anche collaborando con le diverse Polizie Locali, con i Nas, la Guardia di Finanza e con le Camere di commercio”, ha affermato Stefano Quercetti, “e questo ha portato nel corso del 2013 e dei primi 10 mesi del 2014 a 2.301 sequestri penali effettuati dalla Polizia locale e a oltre 15 milioni di giocattoli sequestrati dalla Guardia di Finanza. Purtroppo oggi sono previsti soltanto i controlli ex-post, mentre sarebbe auspicabile che anche in Italia venisse introdotto l’obbligo per i produttori, che esiste ad esempio in Cina, di sottoporre i propri prodotti a un audit volto a verificarne la conformità prima di autorizzarne l’immissione sul mercato”, ha concluso il presidente di Assogiocattoli.
Barbato e Brianzoli, rispettivamente capo di gabinetto e vice-commissario, hanno spiegato che l’approccio della Polizia Locale è volto, da un lato, a intercettare e a reprimere le situazioni d’illegalità e, dall’altro, a intensificare l’attività di sensibilizzazione e di comunicazione rivolta ai genitori. L’idea è di promuovere una più ampia conoscenza di strumenti come il Rapex, (Rapid alert system for non-food dangerous products), il data base accessibile a tutti sul sito del Ministero per la salute che elenca le merci non alimentari commercializzate abusivamente o non conformi ai requisiti di sicurezza. Un’indicazione che verrà certo apprezzata dai consumatori che, come riferito da Alberto Cairoli, stanno diventando sempre più sensibili al tema come dimostra l’incremento delle segnalazioni inviate all’Istituto Italiano Sicurezza Giocattolo. “Un metodo per individuare le situazioni potenzialmente a rischio è quello di verificare se sul giocattolo sono presenti almeno la marcatura Ce, i dati relativi al produttore e le eventuali avvertenze. Quando mancano o sono incomplete un certo allarme è giustificato”, ha concluso Cairoli.
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