Qual è la sua opinione oggi sul mercato del Giocattolo? Il giocattolo è l’elemento primario e insostituibile per la crescita del bambino; stimola la memoria, l’attenzione, la concentrazione, la relazione. Più in generale, il gioco riveste (J. Piaget docet) un ruolo fondamentale per lo sviluppo intellettivo. È in base a questa convinzione che Faber-Castell pensa che i colori siano uno fra i più importanti giochi cognitivi per ogni bambino. Fatta la premessa, il mercato del Giocattolo è per noi ancora tutto da esplorare (soprattutto in ottica B2B), considerato il fatto che la nostra azienda è anche detentrice del marchio Creativity for Kids. È un mercato che è cresciuto del 5% l’anno scorso, molto concentrato e frequentato da aziende multinazionali multicanale che, per definizione, ne dettano le regole. Noi cerchiamo di trovare la nostra collocazione attraverso lo sviluppo di linee di prodotto (Arts&Craft) esclusivamente dedicate al concetto del gioco e della creatività.
In quale direzione si sta evolvendo? Dal punto di vista delle categorie, le costruzioni ne rappresentano il leader storico. E se le costruzioni sono l’espressione tipica del concetto di creatività, tutto ciò che è ad essa legato avrà sempre un ottimo riscontro. Le licenze fanno ormai parte delle nostre abitudini di consumo e anche loro hanno un’evoluzione già scritta, al punto che i bambini potrebbero dare pre-indicazioni su cosa si aspetterebbero di trovare sugli scaffali! Immutate nel tempo restano le occasioni di acquisto riferibili al nostro core-business, quindi il Carnevale, Halloween e Natale. Cerchiamo di farci trovare pronti puntando su una proposta di qualità, un assortimento ampio e prodotti funzionali.
Quale è la sua opinione sulla situazione della distribuzione oggi nel Giocattolo? Va da sé che la distribuzione specializzata organizzata sia diventato il fulcro del mercato del giocattolo. E’ un processo trasversale di centralizzazione che ha investito, con velocità variabili, tutti i mercati negli ultimi 2 decenni. Il Normal Trade, che in questo caso include anche le cartolerie, è tuttavia ancora un mercato importante in Italia. L’offerta di prossimità, con il valore aggiunto dell’assistenza, ha ancora un buon appeal sul consumatore. Noi siamo presenti nei Toys Center dove abbiamo rafforzato la nostra presenza offrendo un assortimento ideale per la scuola e per il Natale in un’area dedicata; sul dettaglio tradizionale del giocattolo abbiamo focalizzato i nostri sforzi per fornire ai clienti gli strumenti necessari per rendere il punto vendita attrattivo, con strumenti espositivi da banco e da terra per la personalizzazione degli spazi. La nostra forza è di offrire al dettaglio un’offerta di prodotto de-stagionalizzata che può essere veicolata nel loro canale durante tutto l’anno con la possibilità di sviluppare anche attività in store: colorare è un’attività evergreen!
E sullo sviluppo dell’e-commerce in Italia? L’e-Commerce ha un peso ancora relativo in questo mercato (è una di quelle variabili a velocità ridotta rispetto ad altri canali) e finora abbiamo agito da spettatori passivi. Adesso invece abbiamo deciso di diventare attori protagonisti, attraverso l’apertura al rapporto diretto con i principali E-Player del mercato. Stiamo inoltre lavorando ad un progetto di E-Commerce in-house con cui partiremo il prossimo anno.
Quali consigli vuole rivolgere al Normal Trade per affrontare al meglio il Natale? Il consiglio più importante che vorremmo trasmettere al trade tradizionale del mondo giocattolo è di volersi proporre come punto di riferimento per il proprio consumatore, fidelizzarlo con un assortimento adeguato di prodotti continuativi, vivacizzato dall’offerta di novità con allestimenti emozionali. A nostro parere, il punto vendita dovrebbe diventare anche un laboratorio di idee per stimolare la sperimentazione di prodotto con la proposta di attività e servizi dedicati al consumatore. Nel canale tradizionale delle cartolerie più evolute, abbiamo avuto ottimi riscontri proponendo workshop e laboratori per stimolare la creatività di grandi e piccoli artisti. Per esempio, quelli dedicato alla “Letterina di Babbo Natale” o ai “Biglietti di auguri”, stile colouring book, hanno sempre attirato curiosità e registrato alti livelli di partecipazione. Il consumatore ha così l’occasione di visitare il punto vendita per partecipare ad una attività che lo coinvolge personalmente e scoprire nel contempo tutte le novità di acquisto per il Natale. Un servizio declinabile su qualsiasi dettaglio tradizionale a seconda degli spazi a disposizione che “personalizza” ancora di più l’offerta commerciale. La nostra proposta di novità per il Natale dedicata ai bambini comprende kit educativi e divertenti al tempo stesso che fanno parte della nostra collezione “Playing & Learning”, abbinata perfetta per il canale del giocattolo.
Quali obiettivi e previsioni per la chiusura del 2017 e l’inizio del 2018? Per questo tipo di considerazioni dobbiamo necessariamente tenere conto del fatto che l’anno solare non corrisponde al nostro esercizio fiscale che si concluderà con il primo quarter del 2018. I nostri obiettivi sono un po’ più generali e concentrati sul ristabilire il Brand positioning che spetta ad un’azienda premium come Faber-Castell. Quelli commerciali e finanziari ne sono un di cui.
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