A proposito di Gd

Quali sono i cambiamenti più significativi che ha visto nascere sul mercato in questo decennio?«Direi che, se parliamo di Dino Bikes quindi il settore delle biciclette da bambino, il cambiamento maggiore è stato quello di avvicinarsi sempre più al mondo e alle problematiche del giocattolo grazie all’avvento delle licenze».Ci spieghi meglio.«Semplicemente, i personaggi/brand più famosi e conosciuti sono stati abbinati alla bicicletta che, fino a 10/15 anni fa, era sicuramente più spersonalizzata. Oggi la divisione delle vendite in grande distribuzione tra prodotto licenziato e quello a marchio dell’azienda è 80%/20%, una situazione che si è esattamente capovolta rispetto al passato dove c’erano poche licenze e tanto prodotto tradizionale».E nel canale tradizionale invece?«Sicuramente le percentuali non sono così esposte perché il Normal Trade non vive di sola licenza. Direi un 60% prodotti licenziati e il restante 40% prodotti a marchio azienda». Per quale motivo?«Quando si riesce a descrivere meglio i prodotti, fare assistenza alla vendita, la bicicletta tradizionale ha ancora il suo mercato e le quote si equilibrano maggiormente. In gd, invece, domina il “personaggio” del momento».L’intervista completa sul numero di aprile di Toy Store.
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