La crescita di Amazon non sembra arrestarsi, anzi. Nell’ultima trimestrale infatti il colosso di Seattle ha riportato non solo un fatturato di 60,5 miliardi di dollari, in crescita del 38% sul pari periodo del FY precedente (grazie anche all’acquisizione della catena Whole Foods) , ma soprattutto un utile di 1,9 miliardi di dollari, il più alto della sua storia, anche grazie al nuovo regime di tassazione introdotto negli USA. Ancora una volta la BU che cresce di più e che contribuisce maggiormente al profitto non è quella legata all’ecommerce, ma ai servizi di cloud. In termini di possibili sviluppi, Jeff Besoz in persona ha sottolineato anche gli ottimi risultati riportati con l’assistente virtuale Alexa, le cui vendite sono state definite “ampiamente oltre le aspettative”, ma anche le grandi potenzialità di questa nuova frontiera. Da evidenziare che sul fronte dei business “commerce”, Amazon ha comunicato di aver riportato vendite per 4,5 miliardi da rete fisica, un grande salto derivato ancora una volta in grade parte dall’ingresso della catena Whole Sales nel perimetro del colosso di Seattle. Le vendite nei mercati internazionali sono aumentate del 29%. A livello di totale FY, Amazon ha registrato un fatturato di quasi 180 miliardi di dollari, +31% su FY 2016, con un ebit però di 4,1 miliardi di dollari, quindi in lieve calo (-2%) sul FY 2016 “per il costante incremento degli investimenti” ha commentato l’etailer.
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