Parte dello sviluppo anche in Italia di Amazon passa certamente dal marketplace, piattaforma che ora il colosso delle vendite on line vuole sviluppare accelerando sull’export. Nel dettaglio l’etailer ha studiato nuove formule sia di stoccaggio sia di spedizione all’estero per le piccole e medie aziende e per i negozianti che vogliono vendere al di fuori dei confini italiani fruttando i 31 centri logistici del colosso presenti in Europa e garantendo tariffe di spedizione competitive e rapite per gli abbonati prime, ma anche altri servizi che facilitino lo sviluppo delle vendite all’estero. Sul fronte logistico, in autunno Amazon Italia si prepara ad aprile prima un secondo centro a Vercelli, nei pressi dell’uscita ovviamente dell’autostrada, e a seguire quello di Passo Corese, in provincia di Rieti, ma a circa 30 km d a Roma che sarà il primo magazzino italiano interamente automatizzato, dove ovvero opereranno i “Kiva”, piccoli robot messi a punto dalla stessa società di Bezos capaci di sostituire il lavoro dei magazzinieri grazie a un velocissimo sistema di movimento automatico all’interno di magazzini a sviluppo verticale. Due elementi che consentiranno al colosso di Seattle come in altre parti del mondo di aumentare l’efficienza della superficie e la produttività, ma dove a regime saranno impiegati lo stesso 1.200 ‘umani’.
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