Assogiocattoli, un rischio il nuovo Regolamento UE sulla sicurezza dei giocattoli

In un video tre importanti aziende italiane – Quercetti, Migliorati Giocattoli e FILA Group – spiegano perché, nonostante il nuovo regolamento sia senza dubbio animata da buone intenzioni, presenta però alcuni emendamenti che porteranno sicuramente alla scomparsa di alcuni gruppi di giocattoli

Il mondo del giocattolo è in subbuglio in attesa di capire quali saranno le nuove linee guida inserite nel Regolamento UE sulla sicurezza dei giocattoli che la Commissione Europea ha proposto a luglio 2023 e che è in fase di valutazione. Questo perché la nuova regolamentazione, se pur parzialmente giusta, rischia di avere un grande impatto sulle imprese del giocattolo, spostando l’attenzione dalla sicurezza alla sostenibilità e creando così condizioni di disparità.

Le aziende, guidate da Assogiocattoli, chiedono quindi un approccio equilibrato. D’altronde le regole che esistono già sono sufficienti a garantire la sicurezza dei bambini. Per proteggerli e per aiutare le aziende, le nuove norme sulla sicurezza dei giocattoli non devono rendere più difficile la vendita di giocattoli sicuri da parte di aziende serie e affidabili.

Nell’Unione Europea sono presenti oltre 6.000 aziende che trattano, producono, importano e distribuiscono giochi e giocattoli, di cui il 99% sono PMI.
Queste realtà hanno sempre messo la sicurezza al primo posto, osservando le normative e applicando requisiti specifici sulla sicurezza tra i più restrittivi al mondo (proprietà fisico-meccaniche, infiammabilità, proprietà chimiche, proprietà elettriche, igiene e radioattività), come indica Assogiocattoli sulla sua pagina Linkedin, dove ha postato un video, realizzato insieme a TIE: Toy Industries of Europe (che aveva già esternato i suoi dubbi sulle nuove regole), in cui i rappresentanti di tre importanti aziende italiane – Quercetti, Migliorati Giocattoli e FILA Group – spiegano perché, nonostante il nuovo regolamento sia senza dubbio animata da buone intenzioni, presenta però alcuni emendamenti che porteranno sicuramente alla scomparsa di alcuni gruppi di giocattoli, come i palloncini per festività, i pastelli per colorare, molti inchiostri utilizzati nei packaging, minuterie metalliche utilizzate per tenere assieme i componenti di giocattoli, ed altri prodotti ancora che quotidianamente sono utilizzate dai bambini e che rischiano di essere vietati dall’UE perché saranno imposti limiti irragionevolmente bassi o semplicemente inapplicabili. La soluzione giusta sarebbe invece quella di rendere impossibile la vendita di giocattoli da parte di chi non segue le regole.

Qui sotto il post di Assogioattoli in collaborazione con TIE: Toy Industries of Europe in cui potete vedere il video:

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