“Quando entra in negozio è bello per il cliente accolto da qualcuno che lo saluta chiamandolo per nome. Soprattutto se sa che questo avviene non perché abbiamo registrato i suoi dati su un database, ma perché siamo esseri umani dotati di occhi, cervello e memoria. Nel nostro negozio siamo abituati così. Per cose come questa siamo ancora “vecchio stampo”. Chi ci apprezza lo fa anche per questo nostro modo di essere, non solo perché diamo ottimi consigli su ottimi prodotti. I mezzi più “moderni” li abbiamo ma spesso ci dimentichiamo di usarli! Speriamo di poter riprendere in fretta, dopo la lunga pausa da Covid, i corsi in store perché funzionavano benissimo per le vendite immediate, ma anche per il ruolo aggregativo che svolgevano. Abbiamo previsto una piccola area gioco per i bimbi e un’area cambio per i neonati. La cosa più bella però – essendo la nostra una piccola città di provincia – è che spessissimo le mamme già amiche si incontrano per caso nel nostro negozio e finiscono per fare shopping assieme. Chiacchierano e non hanno fretta di andarsene. Per noi questo è segno che stanno bene. Si tratta di pura casualità che non dipende da noi, ma che accade sempre più di frequente: ci sembra quasi di essere noi artefici di un loro momento spensierato”.
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