Carnevale ogni scherzo vale, ma non si scherza con la sicurezza dei consumatori, soprattutto dei più piccoli. Continuano su tutto il territorio nazionale i controlli da parte della Guardia di Finanza. Negli ultimi giorni sono stati effettuati sequestri in Sicilia. In un primo intervento in un’azienda di Gravina di Catania, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno sequestrato 1.750.000 articoli carnevaleschi illegali, tra cui maschere, costumi, gadget e accessori vari, che sono risultati “privi dei requisiti essenziali previsti dalla normativa comunitaria e nazionale, e, in alcuni casi, riproducenti illecitamente loghi e soggetti riconducibili a personaggi dei cartoni animati e fumetti in voga tra i più piccoli” si evidenzia nella nota stampa di Siac/Gdf. Il titolare dell’azienda è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Catania per il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, oltre che alle autorità amministrative catanesi per irregolarità sulle normative sulla marcatura CE dei giocattoli e alla sicurezza dei prodotti. In provincia di Messina la Guardia di Finanza della Tenenza di Patti, in due operazioni, hanno scoperto e sequestrato 1.200 prodotti carnevaleschi, tra cui maschere, bombolette spray, coriandoli, parrucche, giocattoli ed altri oggetti in plastica, risultati non conformi alle norme di sicurezza dell’UE e nazionali. Nel dettaglio in due negozi di Patti e Falcone, nel messinese, gestiti da cittadi9ni di origine italiana e da un italiano, sono stati trovati i prodotti mancanti di indicazioni in lingua italiana e mancanti della marcatura CE. Le irregolarità contestate prevedono una sanzione amministrativa che va dai 516 euro ai 25.832 euro. “Gli interventi, eseguiti in prossimità degli eventi carnevaleschi, testimoniano l’attenzione che la Guardia di Finanza rivolge nello specifico settore al fine di sottrarre al libero mercato prodotti potenzialmente dannosi e nocivi per la salute degli acquirenti e, soprattutto, di bambini e adolescenti che, nelle tradizionali feste di carnevale, sono soliti comprare questo genere di prodotti – evidenzia Siac/Gdf – Inoltre, il commercio di prodotti non sicuri danneggia il mercato e sottrae opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole”.
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