«Contraffazione, la collaborazione del Trade è fondamentale».

Qual è la sua opinione riguardo la situazione della contraffazione nel mercato del Giocattolo in Italia?

«Ovviamente per aziende come Imc Toys e Rubie’s che sviluppano per conto proprio e investono moltissimo sia in innovazione sia in licenze, combattere la contraffazione è una priorità. Spesso si immagina che il fenomeno sia tipicamente italiano, ma non è così. È molto diffuso anche in altre parti del mondo impensabili come in Inghilterra, i sobborghi di Manchester sono un distretto molto attivo di articoli contraffatti. La contraffazione pare sia fonte di finanziamento di molte organizzazioni criminali fra cui il terrorismo internazionale».

Vi sembra si sia aggravata nel corso degli anni?

«Sì decisamente, il mercato è fiorente. La merce contraffatta non è solo quella con il marchio CE taroccato, e quindi spesso pericolosa. Ma la contraffazione relativa alle copie di brevetti o licenze è ben più diffusa, remunerativa e molto spesso anche tollerata. Mi sembra che ci sia poca consapevolezza che si compie un reato non solo a produrre o importare merce contraffatta, ma anche a comprarla e venderla».

Quali tipo di operazioni ritenete siano necessarie per contrastare il mercato del falso?

«L’azienda Rubie’s è molto all’avanguardia su questo fronte: abbiamo un dipartimento anticontraffazione e brand protection, basato in Uk. È molto attivo sia nel Nord Europa sia negli Stati Uniti. Effettuano molti sequestri in collaborazione con le Polizie di mezzo mondo e le dogane. Dal 2018 saremo tenuti anche noi a collaborare fattivamente con alcune azioni preliminari, come per esempio inserire i nostri clienti diretti nel database della whitelist, comunicare alle dogane italiane il forwarder ufficiale di Rubie’s e utilizzare sempre gli stessi porti e dogane, oltre che a sensibilizzare il mercato che è più sicuro e conveniente comprare l’originale. Ovviamente le industrie possono solamente fare segnalazioni, tutto il resto è demandato alle autorità. Negli Stati Uniti e Uk si sta già collaborado con gli uffici legali dei grandi clienti per condividere cosa è contraffatto e cosa no, cercare la collaborazione del Trade è fondamentale per combattere il fenomeno. Siamo consapevoli che non è solo una battaglia legale ma culturale e commerciale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare toystore.biz