Qual è la vostra opinione riguardo la situazione della contraffazione nel mercato del Giocattolo in Italia?
«Il segmento del gioco di società in Italia è ancora abbastanza immune al fenomeno della contraffazione, mentre siamo subendo ingenti danni, come gruppo, negli Usa e anche in alcuni mercati europei come quello inglese e spagnolo. Si tratta di una problematica da affrontare e da inquadrare poiché l’impatto sarà sempre crescente se non si corre ai ripari».
Vi sembra si sia aggravata nel corso degli anni?
«Dai dati che provengono da oltreoceano, la situazione è drammaticamente deteriorata negli ultimi 5 anni».
Quali tipo di operazioni ritenete siano necessarie per contrastare il mercato del falso?
«Non ci sono tante operazioni possibili. Bisogna senz’altro agire con le più importanti piattaforme di vendita online affinché proteggano il brand e richiedano assicurazioni sui vendor da parte dei detentori dei marchi, mentre l’altra direttrice di intervento è un lavoro preventivo da farsi con le Dogane, sia in Italia sia nei Paesi di origine delle contraffazioni».
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