Così si guarda al 2014

Toy Store ha incontrato Stefano Quercetti e Paolo Taverna, rispettivamente presidente e direttore di Assogiocattoli, per fare un punto sulla chiusura del 2013 e capire quali siamo le prime impressioni sul nuovo anno. Qual è la sua opinione sulla chiusura dell’high season 2013?Stefano Quercetti: «Il fenomeno della concentrazione degli acquisti nell’ultimo periodo proprio a ridosso del Natale si è ripetuto forse in maniera ancora più sensibile anche per questo 2013.I consumatori fino all’ultimo momento non sapevano se e quanto si poteva spendere, a fronte delle novità fiscali su immobili, tasse comunali ecc. ecc. e questo sicuramente ha influito negativamente. Fortunatamente il calo sembra essere stato contenuto rispetto ad altri settori più colpiti, segno che comunque un buon giocattolo, di qualità, è sempre uno degli strumenti migliori per aggiungere felicità ai nostri bambini durante queste festività».Come si sente di commentare l’andamento e la conclusione dello scorso anno?Paolo Taverna: «Si chiude un anno difficile per la nostra economia e lo si è visto anche sui settori seguiti da Assogiocattoli: se la Puericultura ha visto una sostanziale tenuta (comunque su valori lontani da altri Paesi europei), il Giocattolo, che pure ha recuperato nell’ultimo periodo, mostra un segno negativo per il terzo anno consecutivo e il settore natalizio, che comprende decorazioni, presepi e alberi, ha fatto registrare un decremento a doppia cifra. Le novità e le speranze arrivano dall’estero, per chi ha i prodotti, l’interesse e le capacità per penetrare in quei mercati, e dalla distribuzione: i nuovi canali come le vendite online non dovrebbero cannibalizzare gli acquisti fatti in negozio, tant’è che assistiamo a nuove aperture di dettaglio specializzato, ma accrescere la domanda che è ancora tra le più basse tra i principali Paesi europei». Quali sono le sue prime sensazioni sul 2014?Stefano Quercetti: «Siamo ottimisti per il 2014, dobbiamo esserlo. Specialmente per le aziende che guardano all’estero come mercato di sbocco potrebbero esserci segnali di recupero. Occorre avere i prodotti, le linee giuste, incontrare i gusti dei consumatori, che differiscono da paese a paese, ed essere sempre innovativi, flessibili e reattivi, questo chiede il mercato». Le premesse, quindi, sono positive…«La fantasia e le capacità non mancano ai nostri imprenditori per affrontare un 2014 che si preannuncia difficile e i primi segnali li noteremo già nella Fiera di Norimberga. L’Associazione sarà sempre e ancora di più al fianco delle aziende per fornire tutto il suo supporto in termini di formazione, informazione, consulenza sulle opportunità che via via si apriranno».
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