«Bioebimbo nasce dalla ferma e concreta osservazione che, con la sua raffinatissima e delicatissima sensibilità, il neonato riesce a percepire la naturalità – o al contrario la tossicità – dei prodotti con cui viene a contatto, siano essi oggetti, vestiti, pannolini, detergenti, profumi, pitture, detersivi, spray per ambienti. Il suo mondo inizia e finisce tra le braccia di mamma e papà, nei primissimi tempi. In seguito si inoltrerà nel mondo esterno, e ciò di cui avrà bisogno sarà: aria pulita, prati verdi, alberi fruscianti, fiori colorati e profumati, farfalle svolazzanti, cielo terso, acqua incontaminata che scenda dal cielo, fiumi che scorrano, mari puliti, piante frutti e animali. Sani. Attualmente tali caratteristiche sono già un lontano miraggio nella maggior parte dei luoghi in cui viviamo. Se non lavoriamo tutti insieme per cambiare questa direzione autodistruttiva, ora che è già tardi, che futuro avranno mai i nostri figli? Che genere di mondo stiamo preparando loro? Cosa stiamo alimentando? È con questa precisa idea che nasce il progetto Bioebimbo: la consapevolezza e la necessità di informare, educare ed accompagnare in questa direzione quella che è la figura cardine dell’evoluzione: la mamma». Sono queste le parole con cui Simonluca Iorfida, direttore commerciale franchising, racconta a Babyworld come è nata l’idea del progetto Bioebimbo.
Qual è l’organigramma di Bioebimbo?
«Bioebimbo nasce dall’dea dei tre soci Simonluca Iorfida e Valentina Pirito, farmacisti, e Francesca Iorfida, che insieme decidono di unire in un unico punto vendita tutti i settori merceologici, dal Premaman ai bimbi fino ai 5 anni. Lo staff di Bioebimbo è organizzato in maniera efficiente, ed ognuno è responsabile del proprio settore. Dal web al marketing, dallo sviluppo franchising ai rapporti con le aziende, dalla ricerca e sviluppo dei nuovi prodotti alla formazione e aggiornamento dei franchisee, all’interno della struttura Bioebimbo viene curato ogni dettaglio, seguendo dogmi classici ma allo stesso tempo innovativi. Ciò ha permesso una crescita esponenziale ed una organizzazione eccellente».
Come mai è stato scelto questo marchio per l’insegna?
«Bioebimbo contiene in sé tutta l’idea del progetto:la consapevolezza e la necessità di informare, educare ed accompagnare in questa direzione quella che è la figura cardine dell’evoluzione: la mamma. La Io di bimbo impersona proprio la mamma. Questa figura “mitologica”, è bersaglio di informazioni e messaggi non sempre corretti, a lei sono dedicate innumerevoli riviste, siti, blog e propagande nel momento più fragile e vulnerabile della vita di una donna: il momento in cui acquista la piena consapevolezza che da lei dipende una vita. Da quel momento in poi, da un test di gravidanza positivo, iniziano a fioccare consigli e certezze da una gran parte non solo di persone vicine, ma, anche, da professionisti studiosi e case produttrici inducendo bisogni alquanto discutibili. Allo stesso tempo però ci troviamo di fronte un essere tanto vulnerabile quanto consapevole. E’ infatti questo il momento in cui si acquista quella particolare consapevolezza di essere parte di un gioco grande: la natura. La consapevolezza è quella che deriva dalla responsabilità di un’altra vita, cui per natura appunto, si vuole il meglio. Nel delicato e bellissimo viaggio che una donna fa durante la gravidanza ed i primi anni del bambino si acquista anche un’altra consapevolezza: il benessere del bambino dipende dalle scelte della madre e queste quindi non possono che dipendere dalla scelta consapevole delle cose che si vivono quotidianamente: respirare, mangiare, prendersi cura del proprio corpo, vestirsi».
Quanti e quali sono i punti di forza dei vostri negozi?
«La vera rivoluzione di Bioebimbo come attività imprenditoriale, non sta nel creare un bisogno generico ma nel soddisfare nel miglior modo possibile bisogni legati ad un target specifico: il bambino e la mamma. L’innovazione sta sì nella scelta dei diversi settori merceologici da mettere insieme ma anche nel dare un’impronta scientifica a questo tipo di comunicazione».
Quali vantaggi offre aprire un negozio Bioebimbo in franchisng?
«Scegliere di diventare un franchisee Bioebimbo significa entrare a far parte di una struttura affermata nel mercato della vendita di prodotti BIO ed eco-friendly per mamma e bambino, proseguendo la possibilità di ampliare l’offerta con ulteriori servizi dedicati alla genitorialità e, sul piano più strettamente commerciale, finalizzati all’implementazione delle vendite. Aderire al progetto Bioebimbo vuol dire limitare i rischi per chi vuole impegnarsi in una nuova attività imprenditoriale, ma al contempo richiede una totale dedizione ed un lavoro organizzato che miri ad erogare il servizio in maniera capillare sul tutto il territorio di appartenenza».
In quale zone non siete ancora presenti? In quali pensate di espandervi?
«Bioebimbo è presente a Catanzaro, Roma, Bari, Cosenza e a breve anche a Bologna. Siamo in contatto con diverse realtà, in Italia ma anche all’estero, che vedranno la luce nei prossimi mesi».
A cosa è più attento oggi il consumatore?
«Oggi più che mai, il consumatore ha assoluta necessità di fare scelte mirate per i suoi acquisti. La consapevolezza di queste scelte deriva dall’informazione e dalla necessità di “cambiare rotta”. Troppe malattie, disturbi, allergie in neonati e bambini, ci hanno fatto riflettere sulla qualità dei prodotti che si usano quotidianamente: alimenti, cosmetici, vestiti, abiti, pannolini».
Quali servizi offrite nei vostri negozi? Quali sono i più apprezzati?
«All’interno degli stores Bioebimbo sono presenti tanti servizi:la Pannolinoteca (un servizio rivolto ai genitori che non sanno come orientarsi nel mondo dei pannolini lavabili e vogliono provarli prima di procedere all’acquisto), la Fascioteca (un forte mezzo di diffusione del “portare”: offre un primo approccio alla fascia e agli altri numerosi supporti presenti sul mercato e prevede la possibilità di prendere in prestito, come in biblioteca, un certo numero di porta-bebè, in modo da poterli provare di persona prima di decidere se acquistare o meno), Lista nascita e Corredini neonato (alle mamme la lista nascita piace sempre di più perché sono sicure di non ricevere doppioni o regali inutili), la Valigia dell’ospedale (tutto il necessario, per la mamma e il neonato, da portare il giorno del parto), il Baby Shower (un evento conviviale, in cui si condividono emozioni, esperienze e… si ricevono tanti regali, letteralmente infatti “baby shower” indica “doccia di doni” per il pargolo ed i suoi genitori) e poi tanti corsi come il Massaggio infantile e il Baby sensory».
Avete linee di private label?
«Stiamo lavorando alla realizzazione di prodotti a marchio Bioebimbo, ma adesso non posso svelare nulla».
Quali strumenti di marketing&comunicazione utilizzate per fidelizzare la clientela?
«Abbiamo un sito internet dove si trova tutto ciò che fa Bioebimbo. Attraverso le nostre pagine Facebook riusciamo a condividere tutto ciò che offriamo all’interno dei punti vendita con il mondo “social”. Realizziamo dei cortometraggi per pubblicizzare i nostri prodotti. Abbiamo una APP che ci consente di fidelizzare i nostri clienti attraverso una Fidelity Card ed una Newsletter».
Avete un portale e-commerce? Pensate di svilupparlo?
«Non abbiamo ancora un e-commerce ma è un servizio che ci chiedono in tanti. Mai dire mai».
Quali sono gli obiettivi 2017 del gruppo?
«Nel 2017 vorremmo completare la nostra offerta bio, implementando tutti i settori merceologici all’interno dei punti vendita. L’obiettivo principale resta la crescita dei nostri franchisee nei propri territori di esclusività. Ma anche lo sviluppo della rete franchising ci sta a cuore: nel 2017 apriremo 3 nuovi punti vendita in Italia e getteremo le basi per alcune collaborazioni all’estero».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare toystore.biz