Design, Made in Italy e tanta, tanta innovazione

È un periodo magico per Quercetti: il suo Migoga Junior è uno dei tre giocattoli selezionati per l’Adi Design Index 2016, il trend di crescita nella produzione del chiodino è tale che, dopo aver raggiunto nel 2015 la cifra record di 1 miliardo di unità prodotte, a Torino ci si prepara a un’ulteriore crescita del 50% entro fine anno e, infine, dopo 66 anni di plastica, è arrivata la prima linea in legno. Ce n’era più che abbastanza per convincere Toy Store a intervistare Alberto Quercetti, responsabile R&D dell’azienda, sui programmi per il 2017.

Partirei dall’Adi Design Index, cosa rappresenta per voi?

Innanzitutto, siamo molto soddisfatti che per la prima volta il giocattolo sia stato ammesso in un mondo da cui era sempre stato escluso. Ovviamente, è un riconoscimento che ci ha molto gratificato anche come azienda, perché il design è parte integrante della nostra attività di progettazione dei prodotti. Già da tempo, infatti, abbiamo deciso di dedicare consistenti investimenti al prodotto in generale e agli aspetti del design in particolare.

Si aspetta una ricaduta anche sul piano commerciale?

Ci contiamo e ci puntiamo. L’ingresso del settore Giocattolo nell’Adi Design Index è una novità assoluta e questo significa che il grande pubblico deve fare l’abitudine al binomio Design e Giocattolo. Però, questa è sicuramente una leva vincente anche sul piano commerciale.

State raddoppiando la produzione dei chiodini. Merito di Pixel Art, che vi ha consentito di rivolgervi anche agli adulti?

Abbiamo introdotto Pixel Art nel 2013. Si basa sempre sui chiodini, che però sono più piccoli, e su una nuova modalità che consente di riempire completamente la tavoletta. Investire nella ricerca è stato determinante. Senza, questo sviluppo che per noi è vitale in quanto il chiodino è il nostro articolo più iconico e più venduto, non sarebbe stato possibile.

Su cosa si è indirizzata la vostra ricerca?

Ci siamo focalizzati sul significato di chiodino, di composizione e di pixel, che è una modalità di espressione tipica dell’elettronica. Questo ci ha portato a scoprire un mondo di artisti contemporanei che utilizzano vari strumenti per creare opere destinate a un pubblico adulto interessato all’arte. Pixel Art è il nostro modo di riportare tutto ciò in ambito ludico, rivolgendoci ai bambini, ma anche ai grandi. La linea Pixel Art ha in un certo senso trainato anche le nostre proposte più classiche e tradizionali. Questo ci ha convinti a rinnovare completamente anche la linea dei chiodini destinati ai bambini. Per ora posso solo anticipare che i primi lanci sono previsti per il Natale 2017, quando presenteremo anche alcune novità nelle costruzioni di piste per biglie in cui siamo leader indiscussi. Già a inizio 2017 prevediamo di presentare al mercato alcune novità d’impatto, ma nella fascia prezzo inferiore alla soglia dei 10 o 12 euro. Per la prima volta ci confrontiamo a soluzioni nuove per un target price basso.

La vera rivoluzione, però, è la linea Wood…

A oggi abbiamo presentato tre prodotti articolati in 2 codici ciascuno, ma nel corso del 2017 se ne vedranno davvero delle belle, perché anche nel legno il nostro approccio sarà differenziante e innovativo. Basta guardare cosa abbiamo fatto nei puzzle per bambini. Il legno è un materiale pieno e di alto spessore e questo nel giocattolo porta a produrre elementi che pesano troppo. Noi abbiamo svuotato le barre in modo da creare elementi leggeri, maneggevoli e sicuri. Un’altra grande innovazione riguarda l’incastro, che presenta un inserto in plastica. Nelle costruzioni l’abbinamento di legno e plastica è molto poco praticato, perché impegnativo a livello produttivo e di difficile realizzazione. Infine, nelle costruzioni con blocchi in legno, alla solita forma squadrata ne abbiamo preferita una che utilizza dei pieni e dei vuoti strategicamente posizionati per garantire flessibilità e libertà alla composizione. Ovviamente non abbiamo trascurato l’aspetto della sicurezza, i colori sono atossici e il legno è tratto da foreste certificate.

In molti, però, si dichiarano sbalorditi dal fatto che anche per la linea Wood puntiamo sul Made in Italy. E questo, a causa degli elevati costi di produzione.

Come avete risolto questa complessità?

Per riuscire a proporsi con prodotti diversi e di qualità ma vendibili, occorre investire molto in ricerca e sviluppo e cogliere le giuste sinergie a livello di produzione. Noi abbiamo deciso di affidarci a Minelli, l’azienda bergamasca numero uno a livello internazionale per questo tipo di lavorazioni.

Infine, quali sono i progetti per la linea Green?

Il green si sta affermando come filone e come linea di prodotto riconosciuta dai compratori. Dopo aver testato le reazioni del mercato con una prima linea di kit green, ottenendo buoni riscontri a livello di sell out, nel 2017 presenteremo una linea rafforzata e allestita completamente da noi. Anche in questo caso ci rivolgeremo, come già fatto per il legno, a fornitori al top del settore per acquistare terriccio e semi di altissima qualità e, ancora una volta, completamente Made in Italy. Le prime proposte della linea Green Made In Italy saranno a scaffale tra aprile e maggio del 2017.

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