Quanto conta oggi per la vostra azienda la destagionalizzazione?
«Spin Master, in Italia, nel 2015 ha fatturato circa il 35% del suo volume di affari nel primo semestre. Direi che è un ottimo dato per un’azienda del nostro settore, specialmente considerando che non siamo coinvolti nel business dei contenitori per la Befana e la Pasqua che, al momento, ancora non ci interessa».
Cosa avete fatto in passato per incrementare la destagionalizzazione del Giocattolo?
«Chi vive in questo settore sa che a guidare la domanda sono soprattutto i prodotti. Avere una buona gamma con il giusto punto prezzo nella prima parte dell’anno è un pilastro se si vuole anticipare la stagionalità. Oltre a questo, è importante lavorare sulla cultura del giocattolo: per questo Spin Master si sta facendo portatrice della campagna di Assogiocattoli “Gioco: Cibo per la mente” in modo totalmente gratuito. Per noi sostenere l’industria è fondamentale. Ogni giocattolo in più che si vende, per noi rappresenta un successo, anche se non è di Spin Master».
Cosa può davvero aiutare a destagionalizzare il mercato del Giocattolo?
«Disinnescare la convinzione nel consumatore che il giocattolo sia un “Asciuga Lacrima”. Il giocattolo è uno strumento ludico in grado di far crescere le capacità future del bambino. Il gioco stimola le capacità motorie, intellettive, culturali e di interrelazione di un bambino. Ed il bambino ha bisogno di tutto questo non solo a Natale, ma per tutti i 12 mesi».
E’ importante investire in comunicazione televisiva anche nel primo semestre?
«E’ importante investire in comunicazione sempre, ma è sempre meno importante farlo in televisione. I nostri clienti finali sono sempre meno attenti ai media del vecchio secolo, e la loro attenzione è sempre più volatile e spalmata su numerosi stimoli diversi. Se in passato i responsabili del marketing delle aziende hanno avuto “vita facile” nel modo in cui dividevano i loro budget, oggi la qualità del messaggio è più importante del’investimento che viene utilizzato per veicolarlo, e la focalizzazione su tutti i media, incluso l’In Store, è determinante».
Può servire creare linee apposite per l’out of season per destagionalizzare il Giocattolo?
«Fondamentalmente esistono già: ogni azienda ha una gamma diversa tra Primavera e Natale. L’importante è la qualità del rapporto prezzo/emozione che si è in grado di generare».
Quali consigli volete dare al Normal Trade per creare traffico in negozio anche nell’out of season?
«Sempre il solito: rendere la propria azienda rilevante sul territorio. Se un imprenditore è bravo a rendere la propria realtà interessante, sarà bravo tanto in Primavera quanto a Natale. L’attrattività dipende dalla capacità di fare impresa, non dal calendario».
Come state supportando i negozi a destagionalizzare il mercato del Giocattolo?
«Kinetic Sand, Paw Patrol e Dragons sono esempi di tre brand che hanno sviluppato un business molto interessante in Primavera. Lo faranno anche nel 2016. A questi stiamo pianificando di affiancare almeno altri quattro brand significativi per tutti i 12 mesi: tra questi Bunchems, in lancio nel primo trimestre, avrà un grande impatto nel mondo dell’Art & Craft».
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