“Dobbiamo riportare in Italia le produzioni”

Enrico Preziosi lancia un allarme per far emergere le criticità legate agli approvvigionamenti dall’Asia e la necessità per l’industria nazionale, ma anche quella europea, di rivedere il suo modello
Foto di Gino Crescoli da Pixabay

Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, Enrico Preziosi, l’imprenditore di Giochi Preziosi avrebbe lanciato un allarme per far emergere le criticità legate agli approvvigionamenti dall’Asia e la necessità per l’industria nazionale, ma anche quella europea, di rivedere il suo modello. Sempre secondo quanto emerge da Il Corriere della Sera, Enrico Preziosi avrebbe dichiarato: “Ho 5.500 container fermi nei porti della Cina. Per sbloccare le navi e ricevere la merce le compagnie asiatiche ci chiedono di pagare cifre astronomiche: invece dei circa 10 milioni che abbiamo sempre versato per queste spedizioni, ora ce ne vogliono più di 60. Ci tengono in ostaggio dicendo che non ci sono navi a sufficienza da inviare in Europa. E in gioco per noi c’è la campagna di vendite di giocattoli per il Natale, che dovranno essere nelle vetrine già a ottobre”. E proprio a proposito di rivedere il modello di produzione, sempre secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, Enrico Preziosi avrebbe dichiarato: “Ci vuole un piano di reshoring dell’industria, dobbiamo riportare in Italia le produzioni, ne sono convinti tutti gli imprenditori. Potremmo creare più occupazione, fare altri investimenti. Ma è necessario avere il consenso del governo, con strumenti di supporto che riguardano contribuzione e tassazione. Ne ho già parlato con esponenti della politica. È un capitolo chiave nella ripartenza, in una fase in cui si sta investendo, anche grazie all’Europa».

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