A che punto è la destagionalizzazione nel segmento del giocattolo? Secondo lei, si sono fatti dei passi in avanti in questa direzione?
«La destagionalizzazione nel mercato del giocattolo è un processo ancora in lento divenire. Ci sono stati sicuramente dei passi avanti verso un maggiore bilanciamento del ruolo del continuativo rispetto al Natale, ma il peso di quest’ultimo rimane ancora determinante sull’anno».
Che cosa, a suo giudizio, potrebbe davvero aiutare a destagionalizzare questo mercato?
«È responsabilità delle aziende come la nostra quella di creare occasioni di acquisto fuori stagione che siano d’interesse verso il consumatore: le leve più efficaci da utilizzare riguardano le novità e le attività consumer. I lanci fuori stagione di Chicco vedono sempre più un’apertura, ad esempio, verso categorie legate all’attività motoria che hanno un maggior impatto sul consumatore in primavera, come i giochi sportivi o il potenziamento della categoria aria aperta ma non solo. Stiamo lavorando e realizzando nuovi prodotti in grado di diventare occasioni regalo non solo per Natale».
La comunicazione televisiva può contribuire alla destagionalizzazione? In quest’ottica la vostra azienda considera importante investire in comunicazione sui canali tv anche nel primo semestre dell’anno?
«La visibilità televisiva può senza dubbio aiutare a far parlare di giocattolo durante l’anno ma non è il mezzo, a nostro avviso, più rilevante nelle scelte d’acquisto. Chicco ha ritenuto fosse necessario garantire un investimento costante durante l’anno attraverso altri mezzi come la radio, il web e i social media. Questi ultimi due canali, in particolare, offrono spazi rilevanti attraverso i quali è più facile spiegare e far conoscere i nostri prodotti e la loro giocabilità, si tratta di occasioni indispensabili se consideriamo che i giochi fuori stagione hanno mediamente un tempo di fruizione del consumatore più lungo e di maggiore qualità».
Pensa che possa servire creare linee apposite per l’out of season?
«È importante andare a creare linee dedicate all’out of season per supportare le vendite dei negozi fuori stagione e alimentare il traffico verso i punti vendita. Nello specifico abbiamo scelto di potenziare linee che già erano pensate a questo scopo come quella legata all’attività all’aria aperta o la linea primissima infanzia First Dream nata come occasione regalo e diventata un complemento d’acquisto dei primi mesi di vita del bambino. Ma abbiamo aperto anche a nuove categorie come quelle dei giochi in scatola dai bambini di 2 anni in su con la linea Family Games: studiati per coinvolgere tutti i membri della famiglia (genitori e fratelli/sorelle maggiori o minori) e che rappresentano una nuova e alternativa occasione regalo in qualsiasi periodo dell’anno».
Cosa consiglierebbe loro di fare in vista di un incremento della pedonabilità anche nei periodi non corrispondenti all’alta stagione?
«È importante lavorare in partnership con le aziende sugli elementi di traffico ed è fondamentale proporre un assortimento coerente con le tipologie di acquisto del fuori stagione e con il posizionamento prezzo. Si aggiungono, poi, altri elementi che supportano l’incremento della pedonalità quali l’attivazione sul punto vendita, con giornate di gioco dedicate e promozioni speciali per i partecipanti, che possono godere di un focus dedicato fuori dal periodo natalizio, già troppo congestionato di attività e promozioni».
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