«Ecco il mercato del Giocattolo Usa»

Toy Store ha incontrato Carter Keithley, presidente di Toy Industry Association (TIA) per avere una panoramica dell’andamento del mercato negli Stati Uniti, capire quali sono le previsioni e le tendenze per il 2013, la situazione della distribuzione, ma soprattutto le problematiche più urgenti da affrontare nei prossimi mesi. Come valuta l’andamento del mercato nel 2012 negli Stati Uniti?«Anche se gli ultimi anni sono stati sostanzialmente stabili o a volte leggermente in calo per quanto concerne le categorie di giocattoli tradizionali, prevediamo che il 2012 terminerà leggermente in rialzo rispetto all’anno precedente. Le vendite da gennaio a settembre 2012 hanno raggiunto i 10,61 miliardi di dollari, un risultato che ci pone in un punto intermedio rispetto ai dati complessivi del 2011. Sulla base delle tendenze emerse in passato, la metà delle vendite complessive avverrà nell’ultimo trimestre. Le ultime rilevazioni effettuate in occasione dell’avvio della stagione degli acquisti natalizi fanno emergere dati positivi. La media degli acquisti relativi ai beni di consumo ha subito un rialzo rispetto all’anno precedente e siamo stati molto contenti di constatare che più di un terzo di tutti gli acquisti riguardava i giocattoli». Quali sono le sue previsioni per il 2013?«Gli Stati Uniti sono i maggiori consumatori mondiali di giocattoli e le vendite sono 4,5 volte superiori a quelle del secondo mercato nazionale. Tuttavia il tasso di natalità nazionale non è in aumento, inoltre continuiamo ad assistere alla ridefinizione del concetto di gioco dovuta alla presenza dei prodotti tecnologici. Si tratta di un contesto difficile per i produttori di giocattoli tradizionali. Tuttavia, esistono incredibili opportunità di crescita in altri mercati. C’è spazio per tutti per crescere. Secondo una stima recente nei prossimi anni si prevede una crescita del 22% nella vendita di giocattoli e giochi a livello mondiale; ciò significa che il mercato mondiale, entro il 2016, raggiungerà i 95 miliardi di dollari. Si tratta di una crescita senza precedenti considerando che nel 2011 le vendite a livello mondiale dei giocattoli hanno raggiunto i 78 miliardi di dollari, il che rappresentava già un incremento del 4% rispetto al 2010. Uno degli obiettivi chiave della Toy Industry Association (TIA) è di fare dell’American International Toy Fair, che si svolge ogni anno in febbraio a New York, un forum globale che riunisce a livello mondiale produttori, rivenditori e licenziatari, nonché coloro che hanno un ruolo nell’industria dell’intrattenimento per i ragazzi. I livelli di partecipazione rispecchiano già l’espansione del settore: la partecipazione globale dal 2011 al 2012 è aumentata del 2%, il numero di compratori è salito del 3% e la partecipazione internazionale era cresciuta del 5%. L’obiettivo della TIA è di consentire ai nostri soci e ad altri player del settore di sviluppare relazioni più solide sul mercato globale, ed espandere e ampliare le rispettive reti di fornitori e distributori. Il nostro impegno è volto altresì alla standardizzazione dei requisiti di sicurezza dei giocattoli su scala mondiale per garantire che le industrie di giocattoli possano sviluppare nuovi prodotti sicuri e penetrare nei mercati con facilità. Cogliere opportunità di distribuzione globale attraverso requisiti di design e sicurezza standardizzati offre considerevoli possibilità di espansione sul mercato… il che è l’elemento chiave per la crescita nel 2013 e oltre». Quali sono le problematiche più urgenti da affrontare nei prossimi mesi?«La sicurezza rimane sempre una priorità per l’industria del giocattolo, ma l’evoluzione dei prodotti e della tecnologia sta a significare che dobbiamo anche ampliare il nostro concetto di sicurezza del giocattolo per i bambini. Stiamo procedendo a una completa revisione delle politiche di autoregolamentazione del settore volta a proteggere la privacy online dei bambini e attraverso i media digitali. Le problematiche legate all’espansione del mercato globale comprendono l’eliminazione delle barriere commerciali internazionali (per esempio nei Paesi del Mercosur quali Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay e Perù vige una tariffa doganale pari al 35% che impedisce ai nostri membri di espandersi in questi mercati) e la tutela della proprietà intellettuale (secondo talune stime la vendita di prodotti contraffatti a livello mondiale è pari a 200/600 miliardi di dollari all’anno, pari al 2,5%-7% di tutto il commercio mondiale). È in aumento anche la richiesta di prodotti e imballi che abbiano una maggiore sostenibilità ambientale, unitamente ad altre misure di responsabilità sociale quali, ad esempio, la garanzia che i lavoratori del settore siano adeguatamente tutelati. Ovviamente sono importanti anche le iniziative filantropiche… occorre fare il possibile per garantire che tutti i bambini del mondo, in qualunque situazione si trovino, siano in grado di godere dello straordinario potere ricreativo dei giochi». Qual è la tendenza dei prodotti negli Stati Uniti?«Nel corso del nostro monitoraggio delle tendenze in atto, abbiamo assistito a un aumento del numero di giocattoli e giochi pensati per il mercato di preadolescenti/ adolescenti. Nell’ultimo decennio, la maggior parte dei produttori di giocattoli ha evitato di sviluppare linee intere per ragazzi ritenendo che preadolescenti e adolescenti non erano interessati tanto ai giocattoli, quanto alla tecnologia e all’elettronica. Sembra ora che la voglia di socializzare e interagire con gli altri sia fondamentale nel modo in cui giocano i ragazzi. Gli adolescenti giocano online e offline, ma non giocano da soli. Questa è un’enorme opportunità per l’industria del giocattolo e alla Toy Fair di New York si vedranno molti prodotti per ragazzi e adolescenti. Conquistando uno sbalorditivo 26% del totale delle vendite del settore nel 2011, anche il mercato dei prodotti su licenza è stabile – se non addirittura in aumento. Vi è un numero crescente di giocattoli e giochi su licenza che coinvolge i ragazzi i quali potrebbero essere attratti da giochi basati sui programmi televisivi preferiti, sulle icone della cultura pop o sulle app». E in termini di marketing e distribuzione?«Le società cercano sempre nuovi modi di commercializzare i propri prodotti e di distribuirli a un numero crescente di persone. L’American International Toy Fair è un appuntamento fondamentale nel circuito globale di acquisto dei giocattoli ed è IL luogo per eccellenza da visitare per le società che mirano ad accedere al redditizio mercato statunitense. In occasione del Toy Fair 2013, che si terrà dal 10 al 13 febbraio, prevediamo di mettere in contatto circa 1.100 produttori di giocattoli con più di 10.000 rivenditori che guardano al futuro e agiscono con tempestività, provenienti da 6.000 punti vendita in più di 100 Paesi. Si tratta di compratori sempre alla ricerca delle ultime tendenze e dei prodotti più innovativi che non mancheranno di focalizzare l’attenzione sull’offerta disponibile. Sono ansiosi di attingere alla forza creativa e vitale del mercato nordamericano. Gli spazi espositivi della Toy Fair propongono un vasto assortimento di prodotti straordinari: giocattoli e giochi classici, giocattoli tecnologici, prodotti per lo sviluppo delle capacità artistiche e manuali, prodotti per l’hobbistica e accessori, bambole e peluche, cancelleria e articoli per le feste e altro ancora. Quindi che Lei sia un espositore pronto a mostrare i propri prodotti innovativi, un acquirente alla ricerca delle ultimissime tendenze, un distributore che vuole scoprire il prossimo grande gioco, un rappresentante dei media che cerca la toy story dell’anno o qualsiasi altro professionista del settore che ha bisogno di entrare in contatto con colleghi provenienti da tutto il mondo, la Toy Fair 2013 che si terrà a New York sarà la sua tappa obbligata».
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