Famosa riparte nel peluche

Famosa consolida nel 2012 la sua posizione nel peluche, grazie alla distribuzione dei prodotti di Play by Play, azienda spagnola con sede a Valencia, che ormai da qualche anno fa parte del gruppo Famosa ed il suo business è focalizzato sul plush sia su licenza che generico: ne abbiamo parlato con Andrea Signorelli, country manager di Famosa Italia. Come mai Famosa ha scelto di ricominciare a trattare il segmento dei peluche in modo forte?«La categoria del plush per Famosa Italia ha avuto negli ultimi anni risultati altalenanti. La nostra scelta è quella di ripartire con l’obiettivo primario di fare chiarezza sulla nostra offerta di prodotto, in un mercato che in questo momento è molto incerto. A partire da quest’anno, infatti, Play by Play, azienda già parte del gruppo, diventa il punto di riferimento per lo sviluppo del peluche di tutta l’azienda Famosa». Come è articolata la proposta Famosa nel plush?«Proporremo al mercato italiano poche licenze e pochi prodotti per licenza, parliamo di un assortimento per il fuori stagione di una ventina di codici, quattro fasce di prezzo al pubblico: 6, 9, 12 e 15 euro, divisi in sei licenze: Pinypon, Furby, Ape Maya, Zou La Zebra, Superman e In Giro Per La Giungla». Con quali strategie proponete i nuovi prodotti sul mercato?«Lavorando con le licenze le vendite dovranno fare leva sulla notorietà dei personaggi e le nostre promozioni sul prezzo». Quali obiettivi avete su queste nuove linee?«Ripartiamo cercando di creare basi solide su cui costruire un business sano sia per noi che per i nostri clienti. L’obiettivo è’ quello di crescere nei prossimi anni costruendo una posizione solida anche all’interno del peluche. Inizialmente l’offerta, come detto, sarà legata alle licenze di maggior successo del 2012 e 2013 con l’obiettivo di allargare l’offerta anche al non licenziato». Quali consigli volete dare ai negozianti per trattarle al meglio?«L’invito per tutti è quello di testare i nostri personaggi di plush, con un’ottima qualità, un prezzo molto accessibile e dei marchi freschi, nuovi e per niente inflazionati».