Fare business con il Social Media Marketing

La vera domanda che oggi si pone a un’azienda di qualsiasi settore e dimensione non è se utilizzare Internet e la rete per fare business, ma come. Per capire come mai, basta pensare a come Facebook, Twitter e gli altri Social Network hanno rivoluzionato il modo in cui qualsiasi persona apprende, legge e condivide le informazioni e all’impatto che questo ha avuto sulla comunicazione tra imprese e consumatori. Abbiamo chiesto a Antonio Ferrandina, esperto di marketing e pianificazione strategica e docente di Economia Aziendale e Marketing presso la Facoltà di Economia dell’Università del Molise, qualche dritta su come un’impresa può provare a sfruttare questa branca del marketing per sviluppare un modello di business on line che tenga conto anche del suo livello di virtualizzazione. A questo tema Ferrandina ha anche dedicato il libro “Social Media Marketing. Una guida per i nuovi comunicatori digitali” scritto a quatto mani con il giornalista Roberto Zarriello ed edito da FrancoAngeli.

Rappresenta un’opportunità anche per un punto vendita del Normal Trade?

Dalla nascita dei canali sociali (forum, blog e primi “social”) i momenti di contatto e di scambio hanno subito un forte aumento, stabilendo il cambiamento definitivo nel rapporto utente-utente e utente-azienda. Il Cliente ha dunque incominciato a non aver più necessità dell’azienda per essere ragguagliato sui suoi prodotti, preferendo piuttosto rivolgersi ad altri consumatori dai quali procurarsi l’esperienza diretta (possibilmente sincera) per orientarsi sulle preferenze e sul reale valore dell’oggetto di interesse. È soprattutto per questo che la presenza di un’azienda nel mondo Social, per ascoltare le conversazioni e i commenti e governare i flussi informativi, è divenuta vitale. Vale per tutti i tipi di business. Anche per la conduzione familiare.

In particolare in che modo il Social Media Marketing può contribuire allo sviluppo del business?

Un uso accorto e intelligente dei Social Media è oggi una opportunità per ogni impresa, perché connettersi al Web Sociale, sia per gestire una relazione forte con i clienti, sia per proporre un servizio di assistenza adeguato, continuo e rapido, è diventato fondamentale. I modelli di business che possono trovare vantaggio dal Social Media Marketing vanno dall’E-Commerce, al Media Model, allo sviluppo di nuove piattaforme e community di servizi.

Ha qualche consiglio su come organizzare una campagna di Social Media?

Un errore di valutazione piuttosto comune consiste nel limitare le proprie attività all’interno delle piattaforme social più note (Facebook, Twitter, LinkedIn). Per raggiungere buoni livelli di presenza sui media, invece, è importante riuscire a differenziare la presenza on line, utilizzando una vasta gamma di strumenti e tool, in modo ragionato e armonico. In sintesi, per rendere veramente efficace ed efficiente la propria attività di Social Media Marketing, occorre chiarire bene quale è la mission dell’azienda, gli obiettivi che ci si pone da una presenza sula rete, il contributo che ci si attende dai Social, le loro diverse potenzialità.

Quali gli errori che le capita di riscontrare più di frequente?

La prima cosa di cui tener conto è che occorre evitare l’uso di “trucchi” per migliorare la posizione, perché si verrà comunque penalizzati. É anche essenziale evitare di utilizzare software non autorizzati per inviare pagine ai motori di ricerca o per verificarne il posizionamento o di avvalersi di tecniche di reindirizzamento subdole, come creare Pagine con domini o sottodomini con contenuto duplicato. È utilissimo invece descrivere accuratamente il contenuto del sito o scegliere un titolo che comunichi efficacemente l’argomento della Pagina.


Come si attirare l’attenzione del consumatore sulle diverse piattaforme?

Per creare un Social Media Plan si può usare uno schema articolato in quattro fasi. La prima è quella dell’analisi della situazione. Occorre cioè chiedersi quale è il punto di partenza interno ed esterno ed effettuare un social media audit per determinare il livello di notorietà, engagement, reputation che l’azienda possiede sui social rispetto ai diretti competitors. Fatto questo, il secondo passo è quello della individuazione degli obiettivi. Quali sono quelli di lungo periodo e quali i traguardi da raggiungere? E ancora, quali sono le pietre miliari lungo il percorso? Dove vogliamo arrivare? Occorre stare ben attenti a fare in modo che gli obiettivi del progetto social media siano coerenti e integrati con gli obiettivi di business aziendali.

Il terzo punto riguarda la Strategia: quali comportamenti sono adeguati per raggiungere gli obiettivi prefissati? Con quale approccio strategico? Quali sono i fattori critici di successo? Quali le risorse critiche e necessarie? L’ultimo punto dello schema qui proposto è quello della gestione. Con quali modalità si possono gestire le conversazioni online e quali sono le tattiche per realizzare le strategie?

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