Sono 85 mila i giocattoli pericolosi per i bambini che i Nas hanno sequestrano nei primi 8 mesi del 2013. Tra le irregolarità riscontrate, la presenza di sostanze pericolose (ftalati, acetofenone, isottanolo, cromo, benzene superiore ai limiti consentiti) e di batteri in grado di provocare infezioni nell’uomo; e poi laser vietati, materiali che si surriscaldavano, somiglianza con alimenti (pertanto ingeribili da bambini), difformità nelle etichettature e marchiature. Per quanto riguarda invece, la provenienza dei giocattoli sequestrati, la stragrande maggioranza (85%) giungeva dall’Estremo Oriente (Cina, Hong Kong, Malesia, Taiwan), seguito dall’Italia (11%) e da altri Paesi (4%). Tra i prodotti più a rischio in UE, esclusi farmaci ed alimenti, i giocattoli risultano al secondo posto dopo l’abbigliamento. «È fondamentale intervenire per mettere in sicurezza la salute dei più piccoli, disponendo un sistema di vigilanza più attento e rigoroso sulla conformità dei giocattoli sia in fase di produzione sia di immissione in commercio – spiegano da Federconsumatori – È necessario intensificare i controlli in particolare per quanto riguarda la regolarità delle etichette e l’integrità delle confezioni. Inoltre bisogna avviare una campagna di informazione e sensibilizzazione dei cittadini, fondamentale per ridurre il rischio di incorrere in truffe e danni per la salute».
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