Giocarpensando: “nuove soluzioni per i clienti”

La parola a Giovanni Campanino, titolare dell’insegna a Chivasso (To) e Torino
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“Lo scorso anno il sistema a semafori aveva avvantaggiato il punto vendita di Torino che anche in zona rossa poteva comunque contare su un bacino d’utenza ampio. Quest’anno le performance dei due negozi sono sostanzialmente allineate e mostrano qualche segnale di ripresa a partire da marzo. Il concatenarsi di eventi come il dilagare dei contagi a inizio anno e lo scoppio della guerra sono a mio parere all’origine di una sorta di stanchezza emotiva che sta impattando negativamente la propensione al consumo. Questo, insieme al fatto che la carenza di materie prime e l’aumento dei costi dei trasporti ha costretto le aziende del giocattolo a rivedere al rialzo i propri listini, porta il consumatore a centellinare i propri acquisti. Soprattutto nei primi due mesi dell’anno, tutto questo ha portato a una maggiore concentrazione delle vendite su articoli poco costosi e a un calo di pedonabilità che riguarda soprattutto i giorni infrasettimanali. Per provare a rilanciare le vendite di articoli importanti stiamo valutando soluzioni che ci consentano di offrire al cliente forme di pagamento agevolate. Dopo un lungo periodo di forzato stop stiamo anche programmando di ricominciare a organizzare in totale autonomia dei laboratori. In passato queste attività hanno dimostrato una buona capacità di motivare le persone a venire in negozio. Inoltre, l’attività di comunicazione che di solito le accompagna contribuisce a rafforzare la notorietà del punto vendita in zona e a rinsaldare il legame con la clientela”.

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