Gioco Anch’io: un progetto in evoluzione

È un progetto che sostiene e promuove l’idea che i giocattoli debbano essere i prodotti inclusivi per eccellenza, in grado di favorire la socializzazione e la condivisione ad ogni livello e di poter essere utilizzati indistintamente da tutti i bambini, nessuno escluso. Al centro del progetto vi sono i binomi gioco e disabilità e gioco e terapia, in base ai quali le aziende produttrici presentano al pubblico prodotti che se anche non pensati specificamente per bambini disabili, possono essere utilizzati in maniera efficace per rispondere alle esigenze di divertimento e di terapia di bambini con particolari necessità. «A volte bastano davvero pochi accorgimenti – spiegano i designer Bice Dantona e Bernardo Corbellini di Internotrentatre – per rendere un giocattolo veramente “for all” e le aziende sono sempre più attente nel proporre prodotti che considerano questo duplice target fin dalla fase di ideazione e si stanno dimostrando sempre più desiderose di comunicarlo come importante valore aggiunto».

Il ruolo di Assogiocattoli

Assogiocattoli ha raccolto il suggerimento di due giovani designer (c: Bice Dantona e Bernardo Corbellini) che hanno avuto l’intuizione di sviluppare un progetto dietro all’idea e di proporlo alle aziende del settore tramite Assogiocattoli che da anni promuove e sviluppa il concetto di valore educativo del gioco. Assogiocattoli ha portato Gioco Anch’io e i valori in esso sottesi nei due principali appuntamenti dedicati al mondo della disabilità – Reatech a Milano ed Exposanità a Bologna – ed ora lo ha presentato in G! Come Giocare, la vetrina per il pubblico più importante a livello nazionale per il mondo del giocattolo e qui si ha avuta la dimostrazione, nello spazio dedicato e curato da educatori esperti, che i prodotti messi a disposizione dalle aziende partecipanti (Fumagalli, Artsana/Chicco, Globo, Italtrike, MegaBrands, Quercetti e Red Glove) erano proprio adatti a tutto il pubblico presente. «Malgrado una presenza ridotta di visitatori disabili durante la manifestazione, l’iniziativa di portare Gioco anch’io a G! Come Giocare sembra aver funzionato in termini di comunicazione e sensibilizzazione – continuano i due designer – Lo stand, allestito con gli arredi dell’azienda Fumagalli, accessibili ma dall’aspetto non spiccatamente “tecnico”, e riempito di giocattoli attentamente selezionati ma del tutto comuni (grandi blocchi di costruzioni, giochi di incastri per la prima infanzia, primi giochi di logica…) ha saputo davvero esprimere la sua identità di spazio “for all”, tanto da venir percepito dal pubblico come un’area attrezzata anche per bambini con diverse abilità soltanto ad un’osservazione più attenta. Sicuramente uno spunto di riflessione per molte famiglie sul valore del gioco come vero momento di aggregazione e condivisione tra tutti i bambini… ma proprio tutti».

Progetti Futuri

Gioco Anch’io è in costante evoluzione, la volontà di Assogiocattoli è di rendere il progetto riconoscibile e riconosciuto, collaborando con istituzioni mediche e specialistiche, fino a portare il logo del progetto sulle scatole di quei giocattoli che – a giudizio di esperti e su base scientifica – siano adatti a bambini con diversi gradi di abilità. La presenza di Gioco Anch’io nelle manifestazioni di settore e negli appuntamenti del settore dedicati al pubblico costituirà l’elemento di forte comunicazione del progetto.

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