Gruppo Giocaci: l’unione è la vera forza dell’indipendente

Le finalità della neocostituita associazione, le motivazioni e i requisiti da soddisfare per farne parte nell’intervista alla presidente Tiziana Li Voti
presidente del Gruppo Giocaci e titolare del punto vendita Magosvago a Sesto Fiorentino

La storia del Gruppo Giocaci inizia nel 2012 ed è caratterizzata da un percorso che in tutte le sue evoluzioni è servito a creare i presupposti per la costituzione in associazione avvenuta nel novembre del 2020. L’idea fondante è che solo facendo fronte comune con i suoi pari il negozio indipendente di giocattoli creativi ed educativi potrà trovare la forza per continuare ad essere protagonista nell’attuale contesto di mercato, come sottolinea nell’intervista che segue la Presidente, Tiziana Li Voti che è anche titolare del punto vendita Magosvago a Sesto Fiorentino.

Come siete arrivati a costituirvi come Associazione?
Il processo di costituzione di Gruppo Giocaci in associazione è stato lungo e molto articolato. Gruppo Giocaci è nato come luogo di scambio di informazioni su Facebook tra operatori dello stesso settore. Negli anni, però, abbiamo sentito l’esigenza di costituirci in una struttura più solida e riconoscibile. Trovare l’abito giusto da indossare dal punto di vista giuridico ha richiesto del tempo, anche se oggi, a pochi mesi dalla nostra costituzione come associazione, sentiamo di aver acquisito una solidità facilmente riconoscibile anche dai nostri interlocutori. Questa scelta ha comportato l’impegno ad associarsi e inevitabilmente abbiamo dovuto salutare alcune persone che facevano precedentemente parte del gruppo Facebook e che non si sentivano ancora pronte per questo cambiamento. Infatti ai nostri soci chiediamo un impegno attivo: chi entra a far parte dell’associazione decide, pur mantenendo la propria individualità, di allinearsi con la filosofia che sta alla base del nostro statuto, di sostenere le nostre scelte su prodotti e brand su cui intendiamo lavorare, di condividere la propria esperienza e di dedicare del tempo alla formazione dei colleghi.

Quali sono state le vostre le motivazioni e perché considerate il 2020 come un nuovo anno di fondazione?

L’esigenza comune a tutti i piccoli e medi negozi che oggi operano nel campo della vendita del giocattolo di qualità è quella di veder tutelata la propria professionalità. In un mercato così denso di operatori è complicato emergere e veder riconosciuto il valore dei negozi specializzati. Negli anni è nata l’esigenza di intavolare un dialogo concreto e costruttivo con i nostri interlocutori. Abbiamo sentito la necessità di creare una struttura che potesse presentarci come partner affidabili. Il 2020 è l’anno della rinascita poiché finalmente siamo pronti ad agire sul mercato, abbiamo scelto delle figure fra gli associati che si occuperanno di settori specifici: Loredana Vaccaro dell’analisi delle richieste di nuove iscrizioni, Fabrizio Liguori dei rapporti commerciali, Marta Lavaselli della comunicazione social e online, Michele Angelicchio di progettare e coordinare la formazione degli associati. A me in qualità di presidente e a Giovanni Campanino di Vice Presidente spetta il coordinamento di tutte le attività. Facciamo nomi e cognomi proprio per chiarire con fermezza che finalmente una idea si è trasformata in azione. Siamo molto grati a tutti gli associati che dedicano il loro tempo a queste attività. Crediamo che la rinascita sia proprio legata a questo aspetto, le idee c’erano fin dal 2012 e negli sono maturate, oggi finalmente hanno trovato una modalità operativa.

Scopo dell’associazione è diffondere la cultura del giocattolo di qualità. Può illustrarci la vostra idea di giocattolo di qualità?

Questo è uno degli scopi che si prefigge la nostra associazione. Nella nostra accezione giocattolo di qualità è tutto ciò che oltre a far divertire, può servire alla formazione e crescita fisica, mentale e emotiva del bambino e dell’adolescente. Poniamo inoltre molta attenzione ai materiali utilizzati sia per i giochi indirizzati ai i più piccoli che per quelli destinati ad un pubblico adulto ad esempio i giochi di società e di logica), cercando, ove possibile, di privilegiare aziende che operano nel rispetto dei protocolli di sicurezza e della tutela dell’ambiente. Il processo di produzione di un giocattolo è complesso e articolato. Noi come negozianti e il consumatore finale possiamo fare la differenza premiando chi produce con l’attenzione dovuta all’ambiente e anche ai diritti dei lavoratori. Ultimo ma non meno importante, ci piace sognare di veder tornare il prodotto italiano di qualità fra i protagonisti dei mercati e per questo ci prefiggiamo di sostenere i prodotti di aziende italiane che condividono questi stessi standard qualitativi.

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