120 mila mq di superficie al netto dei parcheggi di cui 93 mila di puri spazi commerciali che accolgono un ipermercato “Iper”, 199 negozi e 20 esercizi ristorativi, una galleria e un porticato esterno ciascuno di quasi 1 km, 350 milioni di euro d’investimento e 2.200 i dipendenti. Sono solo alcuni numeri de Il Centro, uno dei più grandi mall d’Europa e il grande d’Italia, inaugurato il 13 aprile 2016, ideato, costruito e anche commercializzato dal gruppo Finiper e fortemente voluto dal suo patron. Un intervento commerciale indubbiamente importante, anche nelle sfide: la prima certamente quella di realizzare un centro commerciale diverso, fortemente iconico e unico e non solo nelle dimensioni, ma anche nel progetto e nell’offerta. La seconda quella di generare numeri – in primo luogo in termini di visite – all’altezza del nome ‘assoluto’ scelto dal Gruppo della grande ‘i’ e quindi di confermare nei fatti le ambizioni dichiarate al taglio del nastro. Ebbene il primo anno di attività si è chiuso con 13 milioni di presenze, come era nell’obiettivo, con un tempo medio di permanenza di 3,5 ore, e un fatturato totale di 600 milioni di euro. Inoltre, il successo de Il Centro dimostra che è errato affermare che i grandi centri commerciali extra urbani abbiano fatto il loro tempo. Nel dettaglio Cesare Pozzini, direttore del mall di Arese ha affermato: “Va premesso che bisogna per prima cosa contestualizzare il concetto di area extra-urbana, perché, per esempio nel milanese c’è una continuità urbana tale da non percepire la distanza. Detto ciò, certamente, pur esserci posti l’obiettivo di creare qualcosa di nuovo, non visto, la categoria sotto la quale ascrivere il nostro progetto è centro commerciale al di fuori della cerchia urbana, ma il punto è che se le persone trovano una buon motivo, sono ben favorevoli a superare i limiti della città”.
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