Quali sono i trend che guidano la domanda e a quale target vi rivolgete?
«Play-Doh è un gioco che si pone l’obiettivo di stimolare la creatività e la manualità dei più piccoli, sono proprio questi i trend principali della domanda. Fondamentale per Play-Doh è spingere i bambini a dare libero sfogo alla propria immaginazione e fantasia, giocando da soli o in compagnia degli amici. Il target principale sono ovviamente i più piccoli, tra i due e i sei anni».
Come sta performando il settore rispetto allo scorso anno?
«Rapportato allo stesso periodo del 2016, il mercato dell’Art&Craft nel suo insieme ha registrato una crescita del 10%, che è un ottimo risultato ovviamente. Andando più nel dettaglio per Play-Doh, i Reusable Compounds hanno guadagnato il 5% rispetto allo scorso anno, a fronte di una market share del 40%».
Avete in programma attività in store a supporto della vostra offerta di prodotto in questa categoria?
«Nell’ultimo periodo abbiamo portato avanti il progetto “Apri un vasetto d’immaginazione”, che pur non essendo un’attività in store a tutti gli effetti, è stato molto importante per noi, perché ha coinvolto oltre 300 asili in tutta Italia e migliaia di bambini, stimolando la loro fantasia e creatività e spingendoli a realizzare i propri piccoli capolavori con il supporto di educatori e genitori. È un’iniziativa fondamentale di questo primo semestre 2017, utile a ribadire ancora una volta il fattore educativo di Play-Doh, accompagnato ovviamente dal divertimento».
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