Il Gruppo Giraffa ha compiuto nel mese di febbraio i suoi primi 50 anni: cosa significa per voi questo importante anniversario?
“Compiere 50 anni per noi è una grandissima soddisfazione e voglio ringraziare tutti coloro che nel tempo hanno partecipato e creduto in questo progetto: La Giraffa è, e lo è sempre stato, un gruppo di persone, anzi una famiglia. Abbiamo l’abitudine di guardare in avanti e di essere focalizzati sempre al ‘Natale successivo’, quindi questo traguardo è stato l’occasione per soffermarci un attimo su tanti bei ricordi”.
Come si è evoluto il Gruppo nel corso di questi 50 anni anni?
“Parlare dei 50 anni del gruppo è come parlare di tutto il settore del giocattolo, le dinamiche commerciali sono cambiate tantissimo nel tempo e tuttora sono in costante e rapidissima evoluzione. Ciò che ha caratterizzato il gruppo la giraffa è stata proprio la dinamicità e la capacità di adattarsi al mercato senza stravolgere le proprie origini di negozi di giocattoli. Siamo arrivati spesso per primi nei vari fenomeni, abbiamo avuto ottimi risultati con prodotti particolari ed innovativi, ma abbiamo mantenuto il nostro core business: il giocattolo classico di qualità. La parola classico però non deve trarre in inganno, perché anche il più classico dei prodotti si deve adeguare ai tempi ed accogliere quindi innovazione e tecnologia, ovviamente sicurezza e certificazioni e così via”.
Quanti punti vendita fanno parte oggi del Gruppo Giraffa?
“Ad oggi siamo circa 50 negozi, distribuiti su tutto il territorio”.
Pensate a nuovi ingressi nel gruppo?
“Sì, abbiamo appuntamento proprio al Toys con alcuni nominativi, mentre ne abbiamo altri ‘in prova’. La politica del gruppo per i nuovi ingressi è di effettuare un periodo di prova dove il nuovo potenziale affiliato abbia la possibilità di valutare quello che possiamo offrire prima di un’adesione completa”.
Cosa potete dirci dell’e-commmerce?
“L’e-commerce è ovviamente una realtà: ormai una percentuale altissima degli acquisti del nostro settore sono veicolati dal web e ovviamente anche noi come gruppo e la maggior parte dei nostri affiliati usa questo canale”.
E riguardo la partnership con l’industria?
“Siamo in un periodo molto difficile a causa dell’incremento pazzesco dei costi. Le nostre partnership con l’industria sono principalmente localizzate in oriente, dove abbiamo fornitori storici legati alla nostra import. Per il 2022 abbiamo pianificato quindi una importazione molto oculata, andando a tralasciare alcuni prodotti che potrebbero diventare di difficile vendibilità a causa del prezzo”.
Cosa potete raccontarsi sul vostro catalogo e le vostre private lable?
“Il nostro catalogo è quasi pronto, l’offerta è come sempre ricca e piena di opportunità di assortimento e soprattutto di margine: quest’anno come non mai i punti vendita hanno bisogno di ricarichi più alti per sopperire all’aumento generalizzato dei costi. Il nostro catalogo si muove tutto in tal senso: prodotti particolari, che ci differenziano il più possibile dal resto del mercato e che ci permettano di guadagnare mantenendo un’offerta accattivante per il consumatore”.
Avete obiettivi particolari di sviluppo per il 2022?
“Quest’anno stiamo continuando il percorso iniziato nel 2021 del rinnovo totale dei nostri canali web, social e marketing: abbiamo fatto un grande investimento in comunicazione a 360 gradi, investendo molto sul digitale ma anche tantissimo sui canali tradizionali. Siamo convinti della validità della distribuzione massiva dei cataloghi e dell’importanza fondamentale dell’esperienza in store”.
Come intendete perseguirli?
“Quindi grazie all’allentamento delle restrizioni Covid stiamo lavorando per far riscoprire il piacere di venire in negozio a tutto coloro che negli ultimi due anni ne hanno perso l’abitudine. Eventi in store, concorsi e gare per bambini, prova di giochi, promozioni e strumenti di incentivo all’acquisto, ecc… devo dire inoltre che abbiamo trovato grande collaborazione dei principali fornitori che vogliono tornare ad avere una vetrina fisica”.
Quali sono gli ingredienti che vi hanno permesso di raggiungere i positivi risultati di oggi sul mercato Italia?
“I fattori sono stati molteplici, sicuramente il principale è stato il fattore umano, persone meravigliose con esperienza, progetti e idee vincenti. Poi la vicinanza con il mercato e in particolare col consumatore finale: il nostro gruppo è fatto di negozianti che stanno alla vendita e che rappresentano il punto di incontro tra domanda e offerta. In questo modo si è raggiunta una conoscenza ed una sensibilità eccezionale di quelle che sono le esigenze e le potenzialità del settore”.
Come festeggerete i vostri primi 50 anni?
“Lo festeggeremo in un modo che fino a poco più di due anni fa sarebbe sembrato scontato e banale: incontrandoci. In concomitanza con il Toys di Milano stiamo organizzando una riunione con sala campionaria dove presenteremo il prossimo campionario e i nuovi accordi commerciali e collaborazioni: questa sarà l’occasione per incontrare vecchi amici e conoscere finalmente di persona i nuovi affiliati degli ultimi anni. La sala sarà aperta anche alla visita di altri punti vendita che stanno valutando l’ingresso nel gruppo. Alla fine della serata ovviamente ci dedicheremo una bellissima torta e un brindisi ai prossimi 50 anni”.
Come vi proiettate nei prossimi 10 anni?
“Abbiamo dei progetti importanti ma, come ci hanno insegnato gli ultimi eventi, preferiamo raggiungerli passo dopo passo, adesso pensiamo al 2022”.
Quali sono, secondo voi, le sfide per il Giocattolo in Italia?
“Le sfida principale è ampliare il settore: i bambini sono in diminuzione e giocano per meno anni… Noi dobbiamo intercettare target di età diversi proponendo articoli ad hoc e ampliando offerte che sono già presenti sul mercato ma ancora troppo marginali”.
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