Il male dei pagamenti

Enzo Criscione è agente Easy Toys, Limit, Edison Giocattoli, Italtrike, 2000 Network, Molto e Faber-Castell per la divisione giocattolo e serve Calabria e Sicilia.

Quanti sono i punti vendita da lei seguiti?

«Direi che fra dettaglio, grossisti e brico, siamo intorno ai 150 punti vendita circa»

È un numero assolutamente elevato…

«La Sicilia e la Calabria hanno una penetrazione di negozi Normal Trade molto forte, anche se c’è tanta grande distribuzione».

Come si è chiuso il 2013?

«Il 2013, in termini di ordinato, non è stato un cattivo anno rispetto anche allo storico del 2012. Anche se il grosso problema con cui abbiamo dovuto fare i conti è quello del credito che ha influito sulle spedizioni».

In che modo?

«Banalmente, molti clienti che non sono stati in grado di fare fronte alle richieste delle aziende non hanno ricevuto la merce. Di conseguenza, anche le spedizioni hanno subito dei tagli. La mia sensazione è che molte aziende hanno spedito la merce in ritardo».

Ma è una tendenza generale o propria del Sud Italia?

«In realtà è una tendenza generale. Dal mio punto di vista molte aziende hanno avuto delle remore a fare arrivare la merce in Italia proprio per il problema della nostra distribuzione a fare fronte ai pagamenti. Per questo motivo hanno preso tempo, con conseguenze negative sui tempi di spedizione e di consegne. Una condizione che ha influenzato negativamente anche sul sell out».

Ci sono segnali che mostrano un cambio di tendenza in questo inizio di 2014?

«Purtroppo non sembrano esserci cambiamenti su questo fronte. Questi primi mesi hanno registrato flessioni sensibili in termini di ordinato, anche se sembra esserci una piccola ripresa nell’ultimo periodo. Il problema più grosso rimane la gestione del credito. Sono troppi i clienti in sofferenza e con scarsa liquidità».

L’intervista completa sul numero di maggio di Toy Store

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