Il Manager del Mese: a colloquio con Giuseppe Papa

Qual è la sua opinione oggi sul mercato del Giocattolo?«Nel 2012 il mercato del giocattolo ancora una volta ha dimostrato di non essere eccessivamente sollecitato dall’andamento della restante economia. Il mercato ha chiuso probabilmente l’anno passato in leggera flessione (siamo in attesa dei dati definitivi);il che, in un anno in cui in molte categorie merceologiche hanno fatto registrare flessioni superiori al 15%, dimostra ancora una volta che gli adulti non rinunciano a coccolare i propri “piccoli” anche in momenti difficili. Questa ulteriore conferma deve far riflettere tutti gli operatori del mercato, industria e distribuzione, sulle forti potenzialità di questa categoria». In quale direzione si sta evolvendo?«Sempre di più assistiamo ad uno spostamento dei consumi natalizi nelle ultime 2/3 settimane dell’anno. Se questo ci deve da un lato tranquillizzare nei momenti di forte fibrillazione, che tutto il mercato vive nel mese di novembre, dall’altro ci deve spingere ad aumentare le iniziative di destagionalizzazione per evitare di concentrare oltre il 30% del sell out dell’intero anno in così poco tempo».Qual è la sua opinione sulla situazione della distribuzione oggi nel Giocattolo?«Assistiamo ad un forte cambiamento derivante dalle nuove tecnologie sia sul fronte distributivo (e-commerce) sia sul fronte dell’interazione con i nostri consumatori (social network, app, realtà aumentata, comparazione prezzi istantanea). Questo ci deve spingere sempre di più ad integrare le conoscenze tra produttori e distributori, puntando ad un confronto di competenze. Ad esempio, in alcuni paesi è già possibile (attraverso i nuovi mobile device) interagire con il consumatore offrendogli buoni sconto virtuali da redimere senza stampare nulla nei punti vendita. Questo è fattibile grazie ad una forte interazione tra noi produttori e le singole insegne». Quali consigli vuole rivolgere al Normal Trade per affrontare al meglio il 2013?«Credere in questa categoria merceologica, integrandola con altre categorie affini cercando, insieme, di sviluppare modalità che attirino il consumatore nel punto vendita, sfruttando i nuovi mezzi di comunicazione, che hanno dei costi più bassi rispetto al passato e permettono di targetizzare il campione che si vuole colpire».Quali previsioni per il 2013?«Sarà un anno di rottura con il passato perché avremo da un lato la consapevolezza che, se non innoviamo come sistema Italia, non potremo crescere (si vedano gli anni 2011 e 2012), dall’altra abbiamo voglia di dimostrare al mondo che con una giusta guida potremo tornare ad essere una locamotiva al pari di altri paesi europei. Questa mia previsione si riverbererà anche nel mercato del giocattolo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare toystore.biz