Qual è la sua opinione oggi sul mercato del Giocattolo?
«Come spesso cerco di fare, ogni qualvolta devo esprimere un giudizio, provo a rispondere da un duplice punto di vista. Da Marketing Manager di un azienda del settore, vedo un mercato altalenante, con responsabili d’acquisto più attenti e informati, ma pur sempre disponibili a risparmiare in altre spese pur di rendere felici i propri bambini. D’altro canto, i nostri piccoli consumatori sono sempre più difficili da raggiungere, e una volta a bordo del Brand vi restano per un arco temporale ancora più ridotto rispetto al passato. Per questo è cruciale continuare a investire sui pochi veri Brand Evergreen, sfruttando poi di volta in volta i fenomeni momentanei essendo ben consapevoli della loro fugacità. Da professionista in generale del Marketing, penso si tratti, comunque, di un mercato molto più fortunato rispetto ad altre categorie merceologiche in cui in questi anni di crisi sono andati in fumo milioni e milioni di euro di consumi. Siamo lontani dalle crescite a doppia cifra del passato, ma è doveroso vedere il bicchiere mezzo pieno ed essere consapevoli delle innumerevoli opportunità offerte dalle caratteristiche di questo settore specifico, cercando magari anche di rischiare nell’ancora in gran parte inesplorato mondo del digital».
In quale direzione si sta evolvendo?
«Darò una risposta scontata e un po’ banale, ma il mercato, una volta ancora, sta dimostrando di essere sempre più legato ai contenuti. Io stesso, se dovessi definire il mio lavoro, non parlerei più di Brand Marketing o Trade Marketing bensì di Content Marketing. A livello industriale a questo punto la capacità di aver successo è, e sempre più sarà, nelle mani delle realtà che meglio e più velocemente delle altre sapranno distinguersi nella produzione e distribuzione di tali contenuti. E in entrambe tali attività, Mattel ha già dimostrato in passato di saper eccellere, sia a livello globale sia a livello nazionale».
Quali obiettivi e previsioni per il Natale 2014?
«Dopo i primi sei mesi a chiaro scuri per Mattel, la seconda parte dell’anno ha già visto una netta inversione di tendenza nei dati al consumo che ci vedono ora in crescita, e siamo dunque fiduciosi che tale crescita si consoliderà ed anzi incrementerà ulteriormente nel Fall14. Il supporto che attende tutti i nostri Brand non è mai stato così forte, con una distribuzione dei contenuti legati alle property che noi definiamo Core Brands impressionante: i cartoni animati di Barbie, Monster High, Ever After High, Hot Wheels, Max Steel, Thomas godranno tutti di esposizione praticamente ininterotta sulle principali reti televisive kids da Ottobre all’Epifania. Il tutto, in sinergia con gli spot veri e proprio di prodotto anch’essi on air da fine Settembre fino a Natale. Note liete sono anche attese dalle licenze dei nostri principali partner, da Frozen a Sofia e Mia&Me per le girls, Planes2 Cars Batman e WWE per i maschietti, senza dimenticare Mickie&Minnie, Jake, Spongebob e Bubble Guppies per i più piccini».
Quali consigli vuole rivolgere al Normal Trade per affrontare al meglio il Natale 2014?
«Non darei mai consigli a persone molto più esperte di me nel fare bene il loro lavoro. Invece, passerei ore e ore ad ascoltare e far tesoro dei loro segreti. Tuttavia, quello sì, mi sento di condividere con loro le mie opinioni. A mio avviso, il Normal Trade nel settore del giocattolo è, diversamente da quello che si potrebbe pensare, precursore dei tempi. In un economia matura come la nostra, il responsabile d’acquisto che abbia nelle corde un discreto scontrino medio non cerca più la mera convenienza di prezzo nelle grandi superfici commerciali, ma vuole viceversa sempre più essere accolto, guidato e consigliato in un atmosfera meno fredda e più familiare, a volte anche un po’ nostalgica. L’atto d’acquisto in sé diventa un momento ludico per l’adulto. Altri settori merceologici stanno andando in questa direzione, ma servono tempo e investimenti; il settore del giocattolo è già oggi più vicino a questo nuovo approccio di consumo e su questo deve continuare a spingere e perchè no, di volta in volta, sperimentare. Per fare ciò, è cruciale il lavoro a 4 mani con l’industria manifatturiera che dalla sua può offrire expertise, economie di scala, efficienze di costo ed al contempo massima disponibilità».
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