In evoluzione continua

Partiamo dalla chiusura del 2016. Avete ottenuto i risultati prefissati? In che modo?

La crescita anno su anno tra il 2016 ed il 2015 è stata superiore al 60%, con buoni livelli di rotazione su praticamente tutti i nostri brand. La nostra crescita è stata molto organica e guidata soprattutto dal sell out, più che da un push di sell in. Soprattutto Paw Patrol, Hatchimals, Bunchems, Kinetic, Meccano, ed i nostri giochi in scatola di Editrice Giochi hanno davvero performato bene.

Quali risultati avete ottenuto nella prima parte del 2017?

Il mercato in generale non è stato semplice nel primo semestre del 2017 per il retail, che ancora soffriva di un livello di vendite e di marginalità in arrivo dal Natale precedente. Questo ha sicuramente comportato un inizio non semplice anche per l’industria, e ci ha spinto a rivedere alcune strategie per il Natale. Rimanere fermi quando il mercato evolve è sbagliato, e noi siamo una realtà flessibile. A livello di brand abbiamo avuto buone soddisfazione dai collezionabili derivati da Hatchimals, dall’introduzione sul mercato di Reactorz e dalla prosecuzione di buone performance di tutti i nostri brand continuativi, alcuni dei quali iniziano ad uscire dalla loro fase fenomenale per normalizzarsi e stabilizzarsi.

L’azienda quest’anno festeggia il quinto anniversario dall’apertura della filiale di Spin Master in Italia: quali traguardi sono stati raggiunti?

La filiale italiana di Spin Master è quella con la quota di mercato più alta dopo gli Stati Uniti. Credo che questo sia una dimostrazione di quanto questo mercato si è dimostrato ricettivo nei confronti dei nostri brand. Certo, ora verrà la parte più difficile, che è quella relativa alla stabilizzazione del business e della presenza sui vari canali, ma siamo molto fiduciosi sull’andamento del futuro. In occasione di Toys Milano abbiamo fatto, con il clienti presenti, il punto sui primi cinque anni di vita di Spin Master e provato a tracciare il solco per i prossimi cinque, con ottimi riscontri.

Come è cambiata la filiale Italia rispetto a quando è stata avviata?

La struttura è oggi molto più articolata e completa. Siamo passati da essere “pochi pirati con un sogno” ad integrare professionalità provenienti da tutto il settore e da fuori, al fine di creare una personalità aziendale molto variegata ed eterogenea. Spero sia evidente quanto promuoviamo le differenze di pensiero, e quanto il lavoro che facciamo sia frutto di un grande scambio di idee nel team. A volte le nostre riunioni sono un pò burrascose, ma difficilmente qualcosa rimane “non detto” o “non considerato”.

Quali sono stati in questi cinque anni i prodotti che hanno garantito il successo a Spin Master?

Sicuramente il primo scatto in avanti ce lo hanno fatto fare l’introduzione di Flying Fairy ed Atmosphere. La prima fu una specie di magia nel mercato, ed il secondo è ancora in gamma oggi a distanza di quattro anni. Più tardi l’acquisizione di Meccano, il lancio di Zoomer e di Paw Patrol ci hanno dato una spinta sia a livello di stabilità, sia a livello di innovazione, sia a livello di gestione di property di entertainment. Kinetic e Bunchems sono destinati a diventare due grandi classici. Più recentemente, l’acquisizione di Editrice Giochi, che abbiamo gestito integralmente dall’Italia, e Hatchimals sono state due grandi aggiunte alla gamma.

Come è articolata l’offerta di Spin Master Italy per il 2017?

Paw Patrol ed Hatchimals hanno il ruolo di guidare volumi, visibilità ed innovazione. Editrice Giochi, Kinetic, Meccano, Bunchems e la linea Cool Maker ci danno la possibilità di costruire business continuativi, sostenibili e stabili, sia per noi, sia per il trade. Aggiungiamo quest’anno prodotti potenzialmente di grande successo, quali Zhu Zhu Pets e Chuckle Ball, oltre a fare leva con partnership di primissimo livello con Turner (Powerpuff Girls) e Disney.

Quali vantaggi hanno portato a Spin Master le recenti acquisizioni, come ad esempio quella di Editrice Giochi?

Le acquisizioni sono un tema di difficile gestione. Da fuori può sembrare semplice acquisire una azienda esistente, ma l’integrazione delle gamme prodotti, dei processi, de sistemi informativi, delle entità produttive è una delle attività manageriali più difficili e formative che si possano intraprendere. Detto questo, fino ad oggi credo che Spin Master abbia chiuso grandi acquisizioni: Meccano ci ha dato accesso al brand più anticp del mercato del giocattolo, ed il nostro lavoro di rilancio è appena iniziato; Editrice Giochi ci ha fornito una piattaforma eccezionale per il mercato italiano per costurire una corretta dimensione nel segmento games; la recente Swimways ci farà invece gradualmente entrare nel mondo dell’outdoor, permettendoci di destagionalizzare il business e creare efficienze e sinergie tra le fuznioni aziendali nei periodi “fuori picco” del giocattolo.

Avrete gamme riservate agli operatori del Normal Trade?

Ognuno dei nostri brand ha segmenti o referenze specifiche in esclusiva per il Normal Trade. Molto spesso si tratta di prodotti chiave e che godono di supporto marketing televisivo. Siamo molto attenti al modo in cui gestiamo insieme a i nostri clienti i nostri brand.

Come riuscire ad essere concorrenziali?

Spin Master è fondata su quattro fondamentali pilastri: Innovazione di prodotto, Acquisizioni Strategiche, Sviluppo di brand e property evergreen, Sviluppo sui mercati emergenti. Ogni azione che facciamo è guidata da questi quattro pensieri di fondo.

Quali strategie metterete in atto, in generale, nella seconda parte del 2017? Con quali obiettivi?

Il supporto ai canali tradizionali è una delle nostre priorità, e fa il paio con la necessità di costruire brand e business stabile. Spin Master è soprattutto una azienda di “prodotto fatto bene”, ed il punto vendita al dettaglio è e rimane un punto di contatto fondamentale con il consumatore quando si vuole vendere un prodotto anche e soprattutto perchè è bello ed ha caratteristiche ludiche di qualità.

Che tipo di supporto offrite ai negozianti del canale dettaglio?

Stiamo evolvendo. Vogliamo creare un rapporto di collaborazione basato sulla costruizione comune di piattaforme du business continuative, su cui noi e loro possano contare. Siamo molto disponibili nei confronti di chi è disponibile a parlare di questi temi.

Qual è la sua opinione sul mercato del Giocattolo?

E’, per l’ennesimo anno, in una fase di forte evoluzione. A livello di industria le quote di stanno spostando verso entità multinazionali, in grado di trarre vantaggio dalla loro presenza su più territori per massimizzare sviluppo prodotto e costi. E livello di retail c’è un forte scrollone di quote tra il mondo dei punti vendita “reali” e il mercato dell’On-Line. E’ una evoluzione di tutti i settori, non solo del nostro, ed è pertanto inarrestabile. Va gestita e, laddove possibile, cavalcata. Vedo grandi prospettive per coloro che anzichè fissarsi sul problema, riusciranno a focalizzarsi sulle soluzioni, che passano essenzialmente attraverso la differente possibilità di esperienza esistente tra “on-line” e tradizionale.

Quali progetti per il futuro di Spin Master Italy per il futuro?

La stabilizzazione dei nostri brand, attraverso un mirato progetto di retail execution che coinvolga i nostri clienti. La corretta gestione delle nostre property di entertainment e di quelli che ci affidano partner come Disney e Turner su licenza. Il giusto supporto a tutti i canali di vendita con attenzione alla marginalità del normal trade. L’integrazione delle acquisizioni in corso e la chiusura di eventuali altre.

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