Insieme, ma indipendenti

«Giocaci è un gruppo che si è formato sui social in modo spontaneo nel 2012 attraverso l’intuizione di Loredana Vaccaro, titolare del Gufo con gli Occhiali di Aprilia, la quale sentì l’esigenza di cercare su Facebook un negozio simile al suo per potersi confrontare. Da questo contatto iniziale con Andrea Cristalli, titolare de Il Principe Ranocchio di Empoli, nacque l’idea di potenziare attraverso questo canale lo scambio di informazioni utili per migliorare la gestione delle proprie attività. Nacque così il gruppo Facebook e la ricerca di insegne simili per caratteristiche a quelle dei due membri “fondatori”, ovvero negozi indipendenti che presentano una proposta commerciale basata sul giocattolo creativo, educativo ed alternativo al mass market». Sono queste le parole con cui Giovanni Campanino, co-titolare, insieme ad Orietta Carpentieri, di Giocarpensando di Chivasso, in provincia di Torino, presenta oggi “il progetto” Giocaci. Toy Store l’ha incontrato.

Quanti sono i membri oggi del gruppo Giocaci?

«Oggi il gruppo è rappresentato da più di 30 negozi dislocati sull’intero territorio nazionale, si è dato un nome, Giocaci, ed ha adottato un logo. Il gruppo Facebook è amministrato da me e Loredana Vaccaro. Attraverso una votazione su Facebook, a cui hanno aderito tutti i membri, nel 2014 il nome Giocaci è stato assegnato al gruppo e, attraverso lo stesso meccanismo, è stato conferito l’incarico di gestire i rapporti con i fornitori a me e ad Orietta»

Quali sono gli obiettivi del gruppo?

«Il gruppo è diventato uno strumento importantissimo in mano ai partecipanti perché permette l’acquisizione di informazioni relative al mercato e alle sue dinamiche che sarebbero altrimenti precluse al singolo. Lo scambio avviene quotidianamente sui temi più disparati, dalla ricerca di un catalogo, alle politiche dei prezzi. Uno dei maggiori punti di forza di questo sistema di relazione è costituito dalla messa a disposizione dei membri del gruppo delle esperienze e delle soluzioni di successo; una caratteristica che contribuisce ad evitare errori e permette di ottenere migliori performance. Un obiettivo a breve di Giocaci è quello di costituirsi in associazione, anche se di fatto già si comporta come tale. L’obiettivo principale del gruppo è quello di sostenere i negozi indipendenti di giocattoli educativi e creativi a fronte della concorrenza di mercato del mass market e delle catene di negozi. Giocaci si muove dialogando con i fornitori ed i produttori per conseguire accordi di gruppo con particolari condizioni commerciali. I temi più cari sono quelli della tutela dei prezzi, della marginalità, della qualità. Si ritiene fondamentale scegliere aziende produttrici che sappiano garantire un adeguato prezzo di vendita al pubblico dei loro prodotti all’interno dei vari canali di vendita, anche quello online».

In quale zone non siete ancora presenti? In quali pensate di espandervi?

«I negozi di Giocaci sono ubicati in diverse zone della penisola, alcune regioni come il Piemonte, l’Emilia Romagna, la Toscana ed il Lazio sono maggiormente rappresentate. Il gruppo mira naturalmente a crescere e ad accogliere nuovi negozi. L’inserimento di un nuovo negozio avviene se è garantita una distanza minima da un negozio già presente nel gruppo e previa autorizzazione dei partecipanti. Condizione imprescindibile per poter essere ammessi a Giocaci è quella di essere un negozio indipendente e di non avere ruoli di rappresentanza e/o di distribuzione di marchi di giocattoli al fine di evitare conflitti di interesse. L’idea che si vorrebbe perseguire è quella di avere un negozio membro di Giocaci in ogni città».

Quando avete organizzato il primo meeting nazionale?

«Nel settembre 2014 a Bologna si è tenuto il primo meeting nazionale di Giocaci. In quella occasione i titolari di 16 negozi del gruppo si sono incontrati per parlare di futuro, obiettivi comuni e di mercato. Nel corso dell’incontro i membri si sono confrontati sui temi più sentiti, tra cui la necessità di individuare prodotti di alta qualità che possano garantire elevata marginalità grazie a vantaggiose condizioni di acquisto. A Bologna si è condivisa l’idea che fare rete sia l’unica scelta possibile per garantire un vantaggio competitivo ed un futuro ai negozi di giocattoli indipendenti».

Quali sono stati i passi successivi?

«Nell’attesa di costituirsi come associazione Giocaci si è mossa come gruppo di acquisto nei confronti dei fornitori, selezionando alcuni di essi e stringendo con loro accordi vantaggiosi per i membri. La scelta dei partner commerciali è fortemente condizionata dalle politiche commerciali degli stessi fornitori, che non devono essere orientate al mass market. Un settore su cui si sta puntando e per il quale si vuole caratterizzare i negozi del gruppo, al di là della sua tradizionale offerta basata su giochi in legno e giochi creativi, è quello del gioco da tavolo orientato ai bambini e alle famiglie. Giocaci dal 2016 ha un sito online www.gruppogiocaci.it nel quale è possibile visionare l’elenco dei negozi membri e dove sono indicate le informazioni di contatto».

Quali i progetti per il 2017?

«I propositi del 2017 sono quelli di raddoppiare il numero dei membri iscritti, consolidare i rapporti attualmente in essere con i fornitori e sviluppare nuove partnership».

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