Entrata in scena nel 1994, Spin Master è stata fondata sulla base degli ideali condivisi di tre amici, che si sono consociati con designer e inventori al fine di creare prodotti in grado di forzare l’offerta tradizionale e di spiccare letteralmente il volo dagli scaffali dei negozi. Tale motivazione di partenza ha fatto nascere prodotti di grido: da Earth Buddy, Mighty Beanz, Tech Deck, a Bakugan, un successo internazionale nel mondo dei giochi. «Con la creazione di un solido gruppo dirigente – spiega Anton Rabie, Co-Fondatore e Co-Ceo della multinazionale – la società ha operato uno spostamento strategico dall’ideazione di prodotti innovativi all’interno delle varie categorie, alla produzione di marchi di grande rilievo. Di recente, la società ha aggiunto al suo organico una squadra di professionisti tra i migliori al mondo e si è inserita in categorie nuove, tra cui l’intrattenimento per i bambini. Oggi Spin Master continua a essere un’azienda dal piglio pionieristico che investe solidamente in ricerca e sviluppo, in particolare nella robotica, nei giochi digitali e nella meccanotronica. E, per quanto negli ultimi vent’anni abbia avuto un’evoluzione notevole, Spin Master continua a rivoluzionare gli schemi di gioco e a introdurre sul mercato franchise, contenuti e prodotti veramente innovativi».
Quali sono gli specifici punti di forza di Spin Master?
«Spin Master è una società dalla struttura snella e, anche se continua a espandersi e a crescere, si sforza di mantenere un buon livello di efficienza e di impegno su obiettivi specifici, cosa che poche grandi aziende sono in grado di fare. Abbiamo maturato una nostra specifica cultura imprenditoriale, e mettiamo in condizioni i singoli individui, a tutti i livelli, di prendere decisioni e assumere rischi calcolati. Impariamo dai nostri errori e i nostri successi ci aiutano a crescere insieme come azienda. Inoltre, il nostro impegno è volto alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie che possano essere applicate all’intrattenimento dei bambini creando un punto d’incontro tra il mondo digitale e quello fisico. La strategia di puntare su fusioni e acquisizioni ha procurato un grande successo all’azienda, portando marchi come Meccano ed Imagination Games sotto il grande ombrello di Spin Master. Infine, il nostro processo interno di “Spinnovazione” genera una costante evoluzione e diversificazione dei nostri prodotti, e in esso investiamo molte risorse. Siamo sempre disposti a introdurre nuove tipologie di prodotti e a dare il benvenuto a idee audaci e innovative».
Quali sono gli obiettivi del gruppo per il 2014?
«Nel 2014 continueremo a concentrarci sulla crescita dell’azienda. Come organizzazione, intendiamo ampliare le divisioni Digital Games ed Entertainment e, nel contempo, diversificare l’offerta dei nostri prodotti introducendo nuove categorie. Continueremo a sondare le possibilità di acquisizioni strategiche, e abbiamo in programma di investire consistentemente nella ricerca e nello sviluppo, soprattutto dei settori relativi a robotica e meccanotronica».
Qual la sua opinione sul mercato del Giocattolo negli Stati Uniti?
«Al momento, vediamo che le cose si stanno riprendendo leggermente e che il ritmo degli acquisti non sembra rallentare. Detto questo, per noi una delle sfide più importanti è quella di coinvolgere il nostro pubblico tramite pubblicità e marketing. Soprattutto nel Nord America, il modo in cui i bambini utilizzano i media sta cambiando e la maniera di comunicare con loro ha subito trasformazioni enormi. Tuttavia, per noi, essere in grado di attrarre e coinvolgere quel pubblico è allo stesso tempo una sfida e una grande opportunità».
Quanto peso hanno negli Usa i rivenditori di giocattoli specializzati e qual è il loro ruolo?
«A mio parere, dipende molto dalla categoria in cui ricade il proprio prodotto. Nel settore dei giochi di società o basati sulla creatività, per esempio, il mercato dei rivenditori specializzati può costituire un enorme vantaggio. Per tutti i prodotti che richiedono una dimostrazione dal vivo o che ne possono beneficiare, i rivenditori specializzati sono la vetrina migliore e presentarli attraverso questo canale può essere molto utile e importante: considerate per esempio il successo di Rainbow Loom che ha tratto un enorme beneficio dalle dimostrazioni tenute nelle rivendite specializzate, tanto da divenire il gioco più richiesto dell’anno passato».
C’è stato uno sviluppo impressionante dell’e-commerce, nel corso degli ultimi anni. Questo sta causando problemi ai rivenditori specializzati? Come possono proteggersi da questo genere di concorrenza?
«Sì, senza dubbio i siti di e-commerce come Amazon.com stanno creando enormi problemi alle rivendite specializzate. A mio parere, i siti di e-commerce possono danneggiare il mercato degli specializzati. Proteggono i punti prezzo ed i brand, però sottraggono clienti a tutti i settori del mercato, non solo ai rivenditori specializzati. È un’autentica sfida per il nostro settore e, in verità, non c’è una risposta semplice che indichi alle aziende come difendersi e controbattere. Detto questo, credo che promuovere i prodotti e organizzare iniziative nee negozi stessi sia un modo efficace di competere e di offrire qualcosa che i clienti non possono trovare in rete».
Quale tipo di strumenti possono adottare i rivenditori specializzati per sopravvivere e ottenere buoni risultati?
«I rivenditori di giocattoli specializzati devono mantenere viva la loro importanza, sia per i consumatori che per i fornitori. Oggi, quando entrano in un negozio, i consumatori si aspettano un’esperienza particolarmente positiva ed è importante che le rivendite specializzate siano in grado di differenziarsi dall’approccio tipico della grande distribuzione, basato esclusivamente sul concetto di “vendita in promozione”. Il nostro settore industriale ha bisogno del sostegno dei rivenditori di giocattoli specializzati, soprattutto nei periodi di bassa stagionalità. È importante che i dettaglianti individuino sistemi per innovarsi e rendersi insostituibili. Per esempio, potrebbero cercare di fondersi per dare vita poli distributivi più rilevanti o aderire a gruppi di acquisto, o utilizzare strumenti innovativi nell’ambito del marketing e delle relazioni con il pubblico, e dovrebbero sforzarsi di diventare più efficienti mediante l’utilizzo di un unico canale di approvvigionamento».
Qual è la sua opinione riguardo al mercato del Giocattolo in Europa?
«Per riprendere uno dei punti precedenti, l’e-commerce e la vendita online si stanno espandendo rapidamente in tutta Europa, sottraendo agli altri rivenditori sostanziose fette di mercato. Inoltre il mercato del giocattolo europeo è assai variegato: se si considera il panorama della grande distribuzione, il rivenditore principale cambia in ogni mercato in cui operiamo. Detto questo, in Europa, come nel resto del mondo, i prodotti basati su licenze stanno aumentando la loro presenza sui mercati. L’Europa è una piazza enorme per i giocattoli e, sebbene ci siano sfide da affrontare, vediamo in essa grandi opportunità e abbondanza di spazio per fare crescere il nostro giro di affari e ampliare la nostra presenza. L’innovazione è la migliore moneta per promuovere un cambiamento drastico nella domanda dei consumatori, per modificare le categorie di prodotti e per sfondare i canali tradizionali in Europa, ed è un punto di forza, per noi di Spin Master».
Cosa ne pensa del mercato del Giocattolo in Italia?
«Personalmente amo il mercato dei giocattoli italiano. In particolare, per Spin Master il fatto che il consumatore italiano reagisca in modo tanto positivo alle innovazioni che si presentano sul mercato è importantissimo. Altri mercati non provano un analogo interesse per i prodotti nuovi e innovativi, e siamo felici che i clienti italiani riconoscano la nostra diversità e il particolare approccio che abbiamo nello sviluppare e promuovere le nostre creazioni».
Quali sono gli obiettivi del gruppo per quanto riguarda l’Italia?
«Il nostro scopo è sempre quello di essere i migliori. Parlando nello specifico degli obiettivi che riguardano l’Italia, nei prossimi cinque anni vorremmo diventare una delle cinque maggiori società del paese nel settore dei prodotti d’intrattenimento rivolti ai bambini».
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