Il Gruppo Lego, nel 2021, aveva annunciato il progetto di voler realizzare mattoncini utilizzando plastica riciclata, anziché con ABS a base di petrolio, attualmente utilizzato in circa l’80% dei miliardi di pezzi prodotti ogni anno. “Nel concreto, per il Gruppo LEGO, la sostenibilità è sicuramente un asset importantissimo e un grande punto di attenzione e interesse” aveva dichiarato a Toy Store Camillo Mazzola, Direttore Marketing di LEGO Italia. “Quando noi parliamo di sostenibilità di un prodotto, per esempio, intendiamo un materiale sostenibile prodotto in modo responsabile, utilizzando risorse rinnovabili o riciclate, generando scarti minimi o nulli, utilizzando materie sostenibili ed essendo completamente riciclabile alla fine del suo ciclo di vita. Il nostro obiettivo è quindi realizzare mattoncini LEGO da fonti sostenibili entro il 2030“.
Ora LEGO ha annunciato di aver abbandonato l’ambizioso progetto di eliminare la plastica a base di petrolio dai suoi mattoncini dopo aver scoperto che il nuovo materiale comportava un aumento delle emissioni di carbonio. L’amministratore delegato del gruppo danese Niels Christiansen ha infatti dichiarato al Financial Times che l’utilizzo di polietilene tereftalato riciclato (RPET) avrebbe comportato un aumento delle emissioni di carbonio nel corso della vita del prodotto, in quanto avrebbe richiesto nuove attrezzature.
Il cambio di tattica della Lego evidenzia le difficili decisioni che le aziende devono prendere in materia di sostenibilità, dove obiettivi diversi come l’eliminazione dell’uso di combustibili fossili e la riduzione delle emissioni di carbonio possono entrare in conflitto. Nel 2018 Il Gruppo LEGO aveva già iniziato a sostituire il polietilene a base di petrolio con una versione a base vegetale della stessa plastica che utilizza in circa 20 pezzi diversi, tra cui alberi e cespugli.È inoltre sulla buona strada per eliminare i sacchetti di plastica monouso utilizzati per l’imballaggio dei suoi mattoncini entro il 2025, mentre molti dei set attuali sono sostituiti da contenitori di carta. Ma sostituire l’ABS, una plastica che rende i mattoncini resistenti e facili da montare e smontare – ciò che la casa produttrice di giocattoli chiama “potenza della frizione” – si è rivelato molto più difficile.
Tim Brooks, responsabile della sostenibilità di Lego, ha infatti dichiarato che il RPET è più morbido dell’ABS e richiede quindi ingredienti aggiuntivi per garantire una sicurezza e una durata simili a quelle della plastica esistente, oltre a grandi quantità di energia per la lavorazione e l’essiccazione.
“È come cercare di costruire una bicicletta con il legno anziché con l’acciaio“, ha detto. E ha aggiunto: “Per scalare la produzione [di PET riciclato], il livello di disturbo dell’ambiente di produzione era tale che dovevamo cambiare tutto nelle nostre fabbriche. Dopo tutto questo, l’impronta di carbonio sarebbe stata più elevata. È stato deludente“.
Lego punta ora a rendere ogni componente dell’ABS (acrilonitrile butadiene stirene) più sostenibile, incorporando gradualmente più materiali biodegradabili e riciclati.
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