Il mercato del licensing in Italia ha sviluppato nel 2015 un fatturato di 1,2 miliardi di euro per le royalty relative alla compravendita di licenze e allo sviluppo di prodotti basati su marchi e property affermati. Un business in notevole crescita che ha quasi raddoppiato gli incassi del 2013, quando il fatturato delle royalty aveva raggiunto i 680 milioni di euro. È quanto emerge dalla nuova ricerca “Italian Licensing Industry Survey 2017”, realizzata dalla società di consulenza PwC in collaborazione con l’associazione internazionale LIMA (Licensing Industry Merchandisers’ Association) e con Licensing Italia. I risultati di questa ricerca sono stati annunciati in occasione dell’apertura oggi della fiera specializzata Bologna Licensing Trade Fair (BLTF), organizzata da BolognaFiere e giunta alla decima edizione, che si svolgerà fino a dopodomani 5 aprile nel Quartiere fieristico di Bologna, contemporaneamente alla grande Fiera del Libro per Ragazzi. La ricerca “Italian Licensing Industry Survey 2017” è stata elaborata da PwC nel 2016 sulla base di un questionario inviato nel corso del 2015 a 183 aziende italiane (101 hanno risposto) attive nel mercato come licenzianti o agenzie di licensing. Il business più dinamico è risultato essere la moda, che ha fatto registrare 613,9 milioni di euro di incassi per le royalty (pari al 52,8% del totale). Altri settori importanti sono i character, cioè i personaggi lanciati dai cartoon, con un fatturato di 178,2 milioni (15,3%), l’automotive con 101,2 milioni (8,7%), l’abbigliamento con 86,4 milioni (7,4%) e lo sport con 56,9 milioni (4,9%). Sul totale di 1,2 miliardi di euro di fatturato per le royalty, la maggior parte proviene direttamente dall’Italia (477,6 milioni, 41,1%), seguita dal resto dell’Europa (293,7 milioni, 25,3%), dall’Estremo Oriente (178,1 milioni, 15,5%), dal Nord America (163,6 milioni, 14,1%) e infine dal Sud America (48,5 milioni, 4,2%).
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