L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha attribuzioni molto variegate, e alle tradizionali competenze sulla fiscalità di profilo doganale (dazi, IVA) ha aggiunto ormai da anni, come tutte le dogane europee, quelle in materia di tutela della salute e della sicurezza dei cittadini, svolgendo attività di presidio agli ingressi nel territorio doganale dell’Unione (costituito dai territorio dei 28 Stati Membri, che applicano tutti lo stesso Codice) rispetto a una moltitudine di possibili violazioni di norme dell’Unione (Regolamenti e Direttive). «Giova evidenziare che un prodotto contraffatto è, per definizione, un prodotto non sicuro, perché una merce riprodotta fraudolentemente a scopo di lucro ovviamente non può rispettare gli standard produttivi dell’originale. E in tale realtà la contraffazione dei giocattoli è ovviamente più insidiosa, riguardando consumatori particolarmente indifesi – spiega Edoardo Francesco Mazzilli, Direzione centrale antifrode e controlli – Ufficio investigazioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Da un punto di vista più specialistico va detto quindi, per chiarezza, che giuridicamente il termine “contraffazione” riguarda esclusivamente la violazione di norme in materia di diritti di proprietà intellettuale e/o di marchi industriali a danno dei legittimi titolari, mentre la carenza, o l’assenza, di requisiti di sicurezza che abitualmente è riscontrabile nei prodotti contraffatti interessa la violazione di norme sulla sicurezza dei prodotti, spesso con la falsificazione della dicitura “CE” e/o di certificazioni e documenti previsti dalle norme della U.E. per l’attestazione di requisiti tecnico-produttivi e di commercializzazione».
Uno sguardo ai numeri dei sequestri
Le attività di sequestro sui beni non conformi alle norme sono consistenti; con riferimento al 2015, il totale dei volumi dei sequestri (quindi per tutte le categorie merceologiche e per diversi tipi di violazione), ammonta a circa 14,1 milioni di pezzi per un valore stimato di 268,4 milioni di euro. «Entro tale quadro generale, i sequestri per contraffazione si collocano al secondo posto (dopo i tabacchi e prima dei medicinali) con 4,2 milioni di pezzi sequestrati (il 27% del totale), tra cui 363.839 pezzi ascrivibili al settore dei giocattoli – prosegue Edoardo Francesco Mazzilli – Tra le tipologie di prodotti al primo posto si trovano le c.d. “ghirlande luminose”, vale a dire le luci di natale, che sono particolarmente pericolose perché vengono meno ai parametri di sicurezza elettrica, principalmente per l’inferiore dimensione della sezione del conduttore di rame rispetto a quanto previsto dalle norme, con relativo pericolo di surriscaldamento. Tra i giocattoli in senso stretto vi è un po’ di tutto (in particolare palloni, modellini di autoveicoli, bambole, articoli di carnevale, strumenti musicali giocattolo, armi giocattolo, pupazzi e peluche). Gran parte dei prodotti sequestrati hanno origine dalla Cina, che da sola assomma ben il 73% dei prodotti sequestrati, sebbene le misure di controllo sulle importazioni dalla Cina siano tra le più incisive e sensibili messe in atto dall’Amministrazione; i canali di ingresso sono quelli portuali, e le città italiane di arrivo maggiormente interessate sono Trieste, Bari, Gioia Tauro, Napoli e Genova».
Le modalità di intervento in focus
L’attività principale dell’Agenzia si svolge negli spazi doganali (porti, aeroporti, dogane interne) con l’accertamento delle dichiarazioni di importazione/esportazione, secondo indicatori di rischio e un complesso sistema informatizzato. «Ma questa, che è l’attività “tipica” doganale, è in un certo qual modo la punta dell’iceberg, perché negli ultimi due decenni la globalizzazione e l’evoluzione della Information Technology, oltre naturalmente a precise modifiche normative introdotte dall’Unione Europea, hanno esteso attività e competenze di controllo delle dogane europee a luoghi e fattispecie operative di sempre maggiore ampiezza e varietà. Un esempio tra tanti, il c.d. pre-clearing, sulla cui base tutta una serie di controlli vengono svolti prima dell’arrivo della nave negli spazi portuali – spiega Mazzilli – Per quanto concerne il fenomeno della contraffazione, anche dei giocattoli, l’Agenzia non si limita alle predetta attività istituzionali ma svolge una serie di attività collaterali con altri soggetti nazionali e della U.E., per migliorare le politiche di prevenzione e contrasto (in primis con il Ministero dello Sviluppo Economico, Autorità di vigilanza del mercato competente, tra l’altro, alla disciplina della sicurezza; ma giusto per fare un esempio, tra i tanti, di taglio operativo, vi sono ottimi casi di collaborazione territoriale con le Polizie municipali, anche attraverso le locali Prefetture e Questure, con cui l’Agenzia stipula ormai di frequente accordi specifici). Da ultimo occorre evidenziare che il fenomeno della contraffazione è connesso, come ormai unanimemente riconosciuto, ai grandi traffici internazionali gestiti dalla criminalità organizzata, e occorrono quindi una serie di sinergie che intervengano sempre di più a monte dei fenomeni, e che colpiscano i grandi “manovratori” delle filiere, con operazioni di intelligence e investigative di rango europeo. Su questo l’Agenzia è già in prima linea, collaborando pressocché
quotidianamente anche con l’OLAF (Ufficio Europeo per la Lotta alla Frode). Va anche sottolineato che qualsiasi attività da parte delle istituzioni non può prescindere da una maggiore attenzione e consapevolezza da parte dei consumatori, e che i singoli cittadini vanno sensibilizzati sulle ricadute gravissime che comporta l’acquisto di un bene non originale (caratteristica resa quasi sempre evidente dal basso costo del prodotto e dalle modalità di approvvigionamento): si commette una violazione, si mette a gravissimo rischio la salute e si finanziano vasti ambiti di criminalità».
Le operazioni messe in campo per il Giocattolo
Sono state organizzate, negli anni, diverse iniziative in collaborazione con il predetto Ministero dello Sviluppo Economico, nonché con l’Istituto Superiore di Sanità e l’Istituto Italiano del Marchio di Qualità, per attività di controllo mirato (in particolare attraverso iniziative e Convenzioni ad hoc – quali “Natale sicuro”, S.T.O.P. Safe Toys Only Please”, “Per un mercato più sicuro”, “Giocattolo sicuro”, “Giocattolo sicuro 2012”; “Giocattolo sicuro 2013 – 2014” poi prorogata a tutto il 2015. «Su tale base, ormai consolidata, sono in corso di definizione le attività del 2016 – conclude Mazzilli – Al di là di tali azioni specifiche, va detto che il sistema informatizzato di controllo dell’Agenzia (c.d. Circuito Doganale di Controllo) è comunque costantemente tarato per orientare le attività di controllo sulle importazioni sia rispetto all’origine delle spedizioni che sulla base di moltissimi altri parametri, tra cui i codici identificativi dei prodotti stabiliti dalla Tariffa Doganale Comune, con la possibilità, pertanto, di modulare i controlli, anche per quanto riguarda i giocattoli, in maniera flessibile e aggiornata anche sulla base dei feedback dei controlli già svolti».
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