L’industria del Giocattolo statunitense ha aumentato le sue vendite del 7%, raggiungendo un valore pari a 7,9 miliardi di dollari nella prima metà del 2018, secondo NPD Group. In questi sei mesi, che includevano l’inizio e la fine della liquidazione Toys ‘R’ Us , sono stati presenti un certo numero di catalizzatori della crescita. «È probabile che le notizie legate a Toys ‘R’ Us abbiano mantenuto i giocattoli nei pensieri principali dei genitori e dei nonni nei momenti in cui hanno fatto acquisti, elemento che ha avvantaggiato sia l’Industria sia i consumatori – spiega Juli Lennett, Senior Vice President And Industry Advisor Toys di NPD Group – Sono anche convinta che la forte crescita dell’industria dei giocattoli ottenuta quest’anno sia stata almeno in parte sostenuta dall’empatia che le persone hanno provato nel perdere un negozio come Toys ‘R’ Us. Penso che la vicenda legata alla catena abbia prodotto una risposta emotiva che ha portato i genitori a comprare complessivamente più giocattoli». ll driver di crescita più forte nel primo semestre è stato rappresentato dai giocattoli con fascia prezzo 5-19,99 dollari, trainati da L.O.L. Surprise!, Total Marvel, Fingerlings, Hatchimals e Soft N Slo Squishes. Youth Electronics, inoltre, è stata la categoria che ha ottenuto la crescita più rapida sul mercato (+43%), guidata da Fingerlings, Star Wars e Tamagotchi. Le vendite del comparto Bambole, inoltre, hanno registrato un incremento del 17%, grazie anche alle ottime performance di L.O.L. Surprise!, Hatchimals e Barbie. In crescita anche la categoria Action Figures e Accessories (+16%), il cui rilancio è da attribuire alle uscite cinematografiche come Black Panther a febbraio, Avengers Infinity War ad aprile e Jurassic World: Fallen Kingdom alla fine di giugno. Forte balzo in avanti anche per i giocattoli legati al tema dei dinosauri, pony e unicorni (+77%).
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