Oltre il rapporto commerciale

Calogero Giuffrida entra nel mondo del giocattolo nel 1967 collaborando con il padre Mario (che a sua volta aveva iniziato la sua carriera di agente nella metà degli anni ’50) e con il fratello Pietro. Giuffrida Rappresentanze snc, l’attuale agenzia di rappresentanza del signor Calogero, comincia a operare a Gennaio del 1996 e sin dall’inizio si avvale della collaborazione della moglie del signor Calogero, la signora Sirpa e della figlia Monica. L’organico dell’agenzia è completato da Gianfranco Vasquez, in qualità di subagente che e si occupa in particolare dei rapporti esterni di rappresentanza vera e propria. «Le mie zone di riferimento», spiega Calogero Giuffrida, «sono la Sicilia e la Calabria e attualmente il mio portafoglio clienti è piuttosto ampio comprendendo aziende come Biemme Giochi by BCS che rappresento in Sicilia e Calabria; Bontempi i Com, della quale sono agente per la Sicilia; Piccino Piccio’ i Com, marchio Bontempi specializzato nella prima infanzia, che rappresento in Calabria. Sempre per la Calabria sono agente di Carnaval Queen, brand specializzato nell’ideazione e nella creazione di costumi di carnevale e per il travestimento. E ancora Dulcop International, che produce bolle di sapone e prodotti da spiaggia, di cui sono agente per la Sicilia; New Plast, piscine, e Re.el Toys, radiocomandi, in Sicilia e Calabria e Solchim, che realizza prodotti di decorazione per le feste, in Sicilia. Infine, sono agente Ginmar per la Sicilia e la Calabria».

Come sta cambiando la professione dell’agente?

«Il ruolo degli agenti è molto cambiato nel corso dell’ultimo decennio. Un buon agente deve prima di tutto sapersi adattare all’evoluzione del mercato; inoltre, una volta effettuato l’ordine deve saper offrire la massima assistenza ai clienti con visite periodiche per far sentire loro che oltre al rapporto commerciale ne esiste anche uno di consulenza».

C’è ancora spazio per questa figura nel mercato?

«Nonostante tutto sono convinto che la funzione e la figura dell’agente siano ancora necessarie e non credo che scompariranno così velocemente come si possa pensare».

Come si sono evoluti i negozi di giocattoli in questi anni?

«A parte gli specializzati, che rimangono tali, altri negozi hanno preferito ampliare la gamma di prodotti da vendere con altre tipologie».

Qualche previsione per il 2015?

«Non è facile rispondere a questa domanda, ma poiché io e tutto il mio staff siamo ottimisti, confidiamo in una rapida ripresa del settore».

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