Feste in piazza, ludoteche e punti vendita. Questi i luoghi che ospitano gli spettacoli per bambini (ma anche per i loro accompagnatori) ideati da Alba Maria Pillarella, in arte Issima
Come è arrivata a questa professione?
Sono nata come clown di corsia. Questa esperienza mi ha permesso di apprezzare la possibilità di offrire un momento giocoso anche a bambini in grande difficoltà. Piano piano mi sono convinta a trasformare questa attività in un lavoro e a specializzarmi anche frequentando corsi di aggiornamento. Il periodo trascorso in corsia a contatto con bambini che, essendo malati, in qualche caso erano riluttanti a farsi coinvolgere, mi ha aiutato ad affinare le tecniche con cui catturare la loro attenzione e anche quella della mamma o di chi lo accompagna. Conquistare la fiducia della mamma e dell’accompagnatore, indurli a lasciarsi coinvolgere è la premessa per convincere il bambino a superare l’iniziale diffidenza. Questo è tanto più vero quanto più il bimbo è piccolo.
Con quali punti vendita lavora?
Collaboro con negozi di tutti i tipi e di tutti i settori. I più critici sono quelli che si trovano all’interno di un centro commerciale che è un ambiente molto distraente per la quantità di stimoli che offre. E questo vale sia per i bambini che per i genitori.
In quali occasioni la contattano?
Alcuni negozi non hanno una programmazione precisa degli eventi in store. Mi contattano solo in particolari situazioni, l’inaugurazione, il lancio di un nuovo prodotto… Con altri, il rapporto è più continuativo. Avendo visto che lo spettacolo funziona e attira effettivamente più visitatori, mi hanno proposto una collaborazione che prevede che la mia presenza in negozio in occasione di ricorrenze come la Festa della Mamma, la Festa del Papà. In genere, mi lasciano carta bianca su come strutturare l’evento, mentre si occupano direttamente della promozione presso la clientela.
Come arrivano a lei?
Quasi sempre grazie al classico passaparola e alla mia pagina Facebook. In qualche caso a propormi sono le agenzie di comunicazione con cui collaboro stabilmente da diverso tempo.
In che cosa consiste lo spettacolo?
Alcuni negozianti vogliono solo l’animazione, altri anche uno spettacolo vero e proprio. Le attività variano in funzione dell’età dei bambini – che mi viene anticipata dal negoziante – e anche dallo spazio disponibile. Mi rivolgo prevalentemente a bimbi dai due/ tre anni fino ai 9. Al di sopra di questa età il rapporto si trasforma. Il bambino è meno propenso a lasciarsi coinvolgere, preferisce mettersi in competizione, cercare di “svelare” il trucco. In genere, l’evento dura al massimo due ore. Lo spettacolo vero e proprio non va oltre i 45 minuti. Viene preceduto da un momento in cui svolgo attività di accoglienza e propongo piccole gag o il truccabimbi. Finito lo spettacolo cerco di raccogliere le impressioni, consegno un piccolo dono, ad esempio un palloncino, e sono a disposizione per delle foto ricordo. L’idea è quella di trasformare questo momento di divertimento in un’esperienza giocosa e gioiosa da ricordare anche a distanza di tempo. Un punto di forza dei miei spettacoli è che sono congegnati in modo da raccontare una storia nella quale io incarno il protagonista e i bambini gli altri personaggi. Come me, si “travestono” utilizzando le parrucche e il materiale che metto a loro disposizione. Questo, insieme ad altri elementi come ad esempio la musica, aiuta a stabilire il collegamento con la fantasia, La trama prevede sempre un antagonista da sconfiggere utilizzando i poteri magici. Prevedo sempre anche degli intermezzi molto giocosi nei quali i bambini devono muoversi per affrontare piccole prove e giochi attivi.
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