Shopping per bambini: un affare da 3,5 miliardi di euro

Quasi 3,5 miliardi di euro. A tanto ammonta la spesa degli italiani per i bambini in età 3-13 anni (pari a circa 6,2 milioni di individui). A rivelarlo è Doxa mettendo a sistema i valori economici di otto maxi comparti: cinema, libri, TV, giocattoli, videogiochi, cartoleria, parchi e acquari, ed edicola. E calcolando il solo impatto dei consumi kids. L’occasione è la quinta edizione dei Kids Marketing Days, l’evento italiano dedicato alle strategie di family marketing e all’incontro tra manager e professionisti delle industrie attive sul target bambini e ragazzi in corso nel quartier generale Doxa di Milano e organizzato in collaborazione con Promotion Magazine e Milano Licensing Day. «A fronte di una crisi demografica conclamata con la nascita di sempre meno bambini, i consumi delle famiglie per i propri figli restano elevati» osserva Vilma Scarpino, amministratore delegato di Doxa. E rivela: «Stando alle nostre stime nel corso del 2018 il comparto che cresce di più è quello dei videogiochi con un balzo del 10% a quota 204 milioni di euro. Resta incontrastato il peso dei giocattoli con la sorpresa “bambole” che arrivano a pesare quasi un quinto del totale segmento».

GIOCATTOLI AL CENTRO — I giocattoli da soli valgono quasi la metà dell’intero mercato kids con un totale di 1,6 miliardi di euro di spesa nel corso del 2018. E attenzione: si tratta sempre di dati relativi al target 3-13 anni «depurati» dalla miniera d’oro di quello che gli addetti ai lavori chiamano il comparto Infant & Toddler (0-3 anni). «Ma c’è spazio per una crescita ulteriore» assicura Fabrizio Savorani, senior advisor di DoxaKids, la divisione di Doxa dedicata ai più piccoli. «Tanto più che si è trattato di un anno piuttosto difficile con una flessione del mercato Italia pari all’1% (contro un -4% registrato a livello mondo)». Per quel che concerne i best seller, il 2018 è stato l’anno delle Playset Dolls, trainate dalle «L.O.L Surprise!», le bamboline lanciate nel 2017 da MGA Entertainment che hanno conquistato milioni di fan in tutto il mondo. E l’Italia non è stata da meno. È merito loro infatti se il comparto bambole è balzato in cima alla classifica giocattoli con una quota del 19,3% sul totale. Bene anche i giochi da tavolo e di ruolo, destinati al comparto dei cosiddetti kidult (kid + adult). Con una specifica: è affidata proprio a loro l’eterna sfida della destagionalizzazione del mercato che nel periodo pre-Natalizio si gioca la stragrandemaggioranza del fatturato.

PARCHI, TV & CO — In seconda posizione sul totale dei consumi kids ci soni i parchidivertimento e gli acquari con uno share del 12% e un giro d’affari di 430 milioni di euro per un totale di 15 milioni di presenze registrate nel corso del 2018. In Italia ci sono più di 150 tra parchi tematici, parchi acquatici e parchi faunistici e naturalistici, ai quali si aggiungono oltre 240 tra parchi avventura, acquari e strutture di edutainment. A farla da padrone è Gardaland (con il collegato Sea Life) dell’inglese Merlin Entertainment (che nel 2019inaugurerà il terzo hotel configurandosi sempre più come un resort / destinazione turistica al pari dei principali player internazionali), seguito da Mirabilandia della spagnola Parques Reunidos (che a Pasqua inaugurerà l’area Ducati World). Il primo operatore italiano è Costa Edutainment a cui fanno capo 12 acquari a partire dall’Acquario di Genova, il più importante d’Italia. Altro capitolo: la Tv per ragazzi. Oggi sono 18 i canali dedicati tra free e pay,terrestri e satellitari, e insieme raccolgono una fetta importantissima degli investimenti pubblicitari delle aziende che scommettono sul target bambini e ragazzi. Per l’esattezza: 124 milioni di euro. Sfiora i 350 milioni di euro il budget dedicato dagli italiani ai «pacchetti kids» delle Pay Tv, ossia Sky e Netflix.

FOCUS SUI VIDEOGIOCHI — Il comparto davvero in crescita è quello dei videogiochi con un fatturato stimato per la sola parte kids di 204 milioni di euro e un balzo del 10% in 12 mesi. Merito perlopiù della console Switch di Nintendo lanciata nel 2017 e a tutti i giochi a lei dedicati. Bene anche la PS4 di Sony sempre leader del mercato e del successo di giochi come FIFA o Spiderman tra i più amati dai ragazzini. «Ma il vero fenomeno dell’anno è stato (ed è ancora oggi) Fortnite, il gioco free-to-play, multi-platform e cross-platform di Epic Games» specifica Fabrizio Savorani di DoxaKids. E conclude: «Va detto che il mondo dei videogiochi è perlopiù adulto con ben 17 milioni di gamer italiani tra i 16 e i 64 anni (dati AESVI). Ma stando alle rilevazioni DoxaKids anche i 5-16 appassionati di console & co non sono pochi: ben 3,5 milioni ragazzi (e ragazze)».

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