Il codice etico sulla pubblicità non sessista dei giocattoli – firmato in aprile dal Ministero del Consumo, dall’Associazione spagnola dei produttori di giocattoli (AEFJ) e da Autocontrol – è entrato in vigore per le pubblicità di giocattoli che dovranno “evitare pregiudizi e ruoli di genere e la rappresentazione sessualizzata dei bambini”. Pertanto, la pubblicità di nuova produzione dovranno evitare di associare le bambine e le ragazze ad attività legate alla cura, al lavoro domestico o alla bellezza e i bambini e i ragazzi all’azione, all’attività fisica o alla tecnologia.
Il nuovo codice di autoregolamentazione, che sostituisce quello del 2005, è un accordo tra il governo e l’industria pubblicitaria e dei giocattoli in base al quale non verranno prodotte pubblicità che utilizzino l’immagine delle bambine in modo discriminatorio o svilente nelle pubblicità destinate ai minori. L’obiettivo è quello di rendere le pubblicità dei giocattoli più egualitarie, veritiere e costruttive, essenziali per la protezione e lo sviluppo dei bambini.
Il codice si compone di 64 regole etiche che devono essere rispettate nello sviluppo, nell’esecuzione e nella diffusione di campagne e messaggi pubblicitari rivolti ai bambini di età inferiore ai 15 anni, con particolare attenzione alla fascia di età compresa tra 0 e 7 anni a causa della loro maggiore vulnerabilità. Tra le novità, spiccano le misure volte a promuovere e incoraggiare un’immagine dei minori plurale, egualitaria e priva di stereotipi. Pertanto, i giocattoli non dovranno essere presentati con l’indicazione esplicita o tacita che sono destinati all’uno o all’altro sesso, né dovranno essere fatte associazioni di colore (come il rosa per le bambine e il blu per i bambini). Le pubblicità cercheranno inoltre di utilizzare un linguaggio inclusivo e di presentare modelli positivi per incoraggiare un consumo sano, responsabile e sostenibile.
Un’altra novità del codice è che le comunicazioni commerciali dovranno descrivere il prodotto in modo comprensibile e chiaro per i minori. Presenteranno inoltre le competenze che i prodotti sono in grado di promuovere nei bambini e che sono fondamentali per la loro crescita, come la creatività, lo sviluppo fisico e intellettuale, la socievolezza e l’empatia. Parallelamente, e con l’obiettivo di offrire informazioni veritiere e aggiuntive sulle caratteristiche di giochi e giocattoli, le pubblicità audiovisive dovranno incorporare una serie di pittogrammi che chiariscano graficamente le questioni relative al montaggio, al prezzo o ai requisiti tecnici. I pittogrammi devono occupare almeno il 7% dello schermo, devono essere collocati nell’angolo in alto a sinistra dello schermo quando possibile e devono durare almeno due secondi.
Per evitare false aspettative, l’industria dei giocattoli si impegna inoltre a garantire che le presentazioni scritte, audio e visive dei prodotti siano fedeli e non inducano in errore i minori sulle caratteristiche del prodotto promosso o sulle sue funzionalità. A questo scopo, eviteranno di intercalare nelle pubblicità immagini reali e animate di fantasia, o di accostare le due cose senza una chiara differenziazione tra loro. Inoltre, nelle pubblicità in cui i giocattoli statici sono raffigurati in movimento, deve essere chiaramente visibile che il movimento è prodotto dal contributo meccanico di una mano o simili.
Sarà regolamentata anche la comparsa nella pubblicità dei giocattoli di personaggi popolari tra i bambini, come presentatori o partecipanti a programmi televisivi, personaggi reali o di fantasia di film o serie, personaggi dello sport o della musica o influencer.
Allo stesso modo, le pubblicità non dovranno suggerire che gli adulti che offrono i giocattoli in promozione siano migliori o più generosi, né mettere in relazione l’acquisto del prodotto con un maggiore affetto o accettazione sociale nei confronti del bambino, né incoraggiare l’accumulo compulsivo di giocattoli.
Il nuovo codice di autoregolamentazione comprende anche una sezione sulla pubblicità dei giocattoli su Internet. Vieta espressamente la pubblicità attraverso i dispositivi mobili ai minori di 14 anni. Inoltre, rende obbligatorio che, quando le app o i giochi sono utilizzati per scopi di comunicazione commerciale, sia inclusa l’età consigliata del pubblico di destinazione.
Fonte: Europapress
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