Come mai ha scelto di entrare nel commercio del Giocattolo?
«In realtà l’idea di aprire un punto vendita nella vendita di giocattoli è arrivata solamente nel 2010, dopo una mia intuizione ed esperienza nel commercio virtuale di mini moto e mini quad, avviata nel 2004. Questo progetto, per cui mi sono appoggiato con soddisfazione anche al portale eBay, pur non essendo completamente assimilabile al Giocattolo, mi ha però permesso di avvicinarmi al mondo dei bambini. A seguito di una fiera, a cui ho preso parte con un’esposizione dei miei articoli, le mini moto e mini quad, infatti, organizzata a Valenza, mi è stato chiesto dai visitatori e dai clienti di aprire un punto vendita legato a queste merceologie, ma anche al Giocattolo nel centro storico della città. E da quel momento ho preso la mia decisione di provarmi della professione di giocattolaio».
Il primo punto vendita è stato aperto nel 2010, ma lo scorso settembre ha presentato un progetto tutto nuovo per la sua insegna. Quali sono le sue caratteristiche?
«Non è la prima volta che cambio sede per ampliare l’attività. Il primo trasferimento del punto vendita in un locale più grande è avvenuto nel 2012, mentre lo scorso settembre, oltre a puntare su una metratura più voluminosa, ho voluto dare un’immagine completamente rinnovata alla mia insegna. Il nuovo Toy Store Valenza si estende su una superficie di 180 metri quadrati e presenta un layout personalizzato, che ho studiato e progettato personalmente, ispirandomi ad altre case history italiane e successo e documentandomi, in particolare attraverso le immagini pubblicate su Pinterest. Il negozio dispone di tre vetrine, è situato sulla via principale di Valenza, corso Garibaldi, e si sviluppa in due stanze, una principale allestita con un grande albero, a cui abbiamo dato come nome Oliver, realizzato a mano dalla ditta Arte Italiana, che si occupa di allestimenti per il parco di Mirabilandia. Nel negozio, inoltre, abbiamo installato altri elementi caratterizzati come un Cubo di Rubik e un’area per i laboratori e gli eventi, arricchita da colorati elementi decorativi».
Quali sono le peculiarità della clientela della sua città?
«Valenza è una cittadina di circa 19mila abitanti che sta molto cambiando perché risente della crisi dell’oreficeria. Questo ha avito una ripercussione anche sul commercio con la chiusura di molte gioielleria e laboratori artigianali che erano presenti nel centro storico, ma ha permesso anche il liberarsi di alcuni spazi che sono stati occupati da attività di altro tipo, come ad esempio la mia di vendita al dettaglio di giocattoli. È una cittadina in cui i residenti amano essere consigliati, scelgono una vendita assistita e vogliono instaurare un rapporto di fiducia con i commercianti: lavoriamo, infatti, con una clientela per lo più fidelizzata, ma speriamo anche di acquisire nuovi clienti con l’apertura di questo nuovo negozio. Grazie, infatti, agli investimenti pubblicitari, attraverso la nostra pagina Facebook, siamo riusciti a raggiungere clienti anche dalle città vicine, come Casale Monferrato e Alessandria».
Come ha creato l’assortimento del negozio?
«Tratto il Giocattolo a 360 gradi, ma mi sono focalizzato sul prodotto pubblicizzato, molto richiesto e apprezzato dalla mia clientela. Vendo con soddisfazione i giocattoli a marchio Lego, Bruder e Playmobil e Spin Master e funzionano molto bene anche gli articoli brandizzati, in particolare quest’anno quelli licenziati PJ Masks. Con l’apertura del nuovo negozio, inoltre, ho scelto di appoggiarmi anche al gruppo Itn-La Giraffa, di cui proporrò una selezione di referenze già a partire dal prossimo Natale. Ma non solo. Da settembre abbiamo introdotto anche i palloncini ad elio con la possibilità di personalizzarli, in occasione delle feste di compleanno».
Tra le novità introdotte nella sua attività, c’è anche l’inserimento del comparto Abbigliamento. Come mai questa scelta?
«Ho scelto di inserire un piccolo assortimento anche di vestiti su licenza e brandizzati, in particolare legati alle squadre di calcio, oltre a gadget e zainetti, perché la clientela spesso ci chiede un’alternativa oppure un regalo da affiancare all’acquisto di giocattoli. È solo uno step iniziale, ma sono molto contento dell’andamento di questa tipologia di prodotti. Un nuovo servizio, inoltre, legato a queste merceologie, che abbiamo introdotto e che sta portando ottimi risultati è quello della personalizzazione dei prodotti, come ad esempio la possibilità di scrivere il proprio nome sulla maglietta da calcio».
Ha previsto l’organizzazione di un calendario di attività in store?
«All’interno del negozio ho previsto uno spazio dedicato appositamente all’organizzazione di eventi e laboratori, di cui abbiamo proposto una prima giornata in occasione dell’inaugurazione del punto vendita lo scorso settembre. Non è ancora pronto un calendario per il prossimo anno, ma ci sto lavorando perché sono convinto che questo tipo di esperienze in store possano servire a fidelizzare la clientela e creare traffico in negozio. Sicuramente organizzerò momenti di intrattenimento per tutto il periodo natalizio».
Quali sono le sue aspettative per il prossimo Natale?
«Ho grande fiducia nei risultati che questa nuova attività potrà portarmi già a partire da questa high season. Ho creato un assortimento ad hoc, privilegiando i brand affermati sul mercato, in particolare Playmobil, con cui sto avendo ottimi risultati, a cui affiancherò servizi personalizzati per ogni tipologia di clientela. Un segmento che non potrà mancare nel periodo natalizio nel mio negozio sarà quello dei giochi in scatola, molto richiesti e apprezzati dai residenti di Valenza».
Quale richiesta vorrebbe rivolgere ai fornitori?
«Ci vorrebbero politiche di tutela del canale tradizionale, in particolare sul Natale, in cui spesso si svaluta il lavoro dei giocattolai e del prodotto sul mercato e si finisce all’interno di sterili ed inutili battaglie di prezzo. Il mio sogno sarebbe che tutti i giocattoli fossero proposti con un prezzo imposto, come succede per tanti altri articoli, in modo che poi la differenza la facciano i venditori, la bravura del commerciante e il cliente possa premiare meglio chi se lo merita».
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